Per uno sviluppo sostenibile e senza l'energia nucleare anche gli indignados francesi

Sabato è stata la giornata degli indignados, in tutto il Pianeta Terra. Anche se a Roma le cose non sono andate bene, è importante ricordare i motivi che hanno contraddistinto il movimento pacifista. In Francia, ad esempio, si manifestava per uno sviluppo sostenibile, più equo a livello economico, sociale ma anche ambientale. Un esempio concreto sono le 25mila persone che ieri hanno ribadito il loro no all’energia nucleare.

In Francia, infatti, a una protesta contro un’economia forsennata e senza scrupoli si è aggiunta quella contro l’energia atomica, in cui tutti i partecipanti hanno marciato uniti per chiedere più attenzione alla scelta delle fonti energetiche, chiedendo di prediligere l’energia pulita rispetto ad altre, più inquinanti. Lo sviluppo sostenibile di un paese, infatti, passa anche attraverso la sua politica energetica, una politica che deve essere sempre più indirizzata verso un minore impatto ambientale.  
Anche uno dei più importanti quotidiani, Le Monde, ha dato credito al movimento a sostegno delle energie rinnovabili, dimostrando anche come il tema dell’ambiente sia di focale importanza in previsione delle presidenziali 2012.

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