Sai perché i serpenti hanno la lingua biforcuta?

Svelato il motivo di questo particolare dettaglio fisico che è comune a tutte le specie di serpenti esistenti. La lingua biforcuta è vitale per loro

Il primo piano di un serpente a sonagli maculato
Il primo piano di un serpente a sonagli maculato (Foto Pixabay)

I serpenti sono animali del tutto particolari. Sanno incutere grande timore in tante persone, ed esercitano un grande fascino in altri. Al punto che non mancano situazioni in cui a fare da esserini di compagnia sono proprio dei serpenti. Spesse volte si tratta pure di esemplari notevoli sia per stazza che per la capacità di avvelenare le proprie prede. Tra cobra, vipere, pitoni ed addirittura anche boa constrictor, può succedere di vedere dei serpenti tenuti in una spaziosa teca di vetro come abbellimento dell’ambiente. Perché parlare di animale domestico in questo caso sembra un po’ una forzatura.

E sono tante le curiosità che riguardano questi rettili. Dalla loro lunghezza alle tecniche utilizzate per cacciare e per catturare le loro prede, fino anche ad alcuni specifici aspetti fisici. Come per esempio la coda che vibra nel serpente a sonagli ed il cappuccio del cobra, formato dalle costole che si aprono. Un comportamento visibile in caso di attacco da parte di questo animale.

Serpenti, perché hanno la lingua biforcuta? La spiegazione

Un serpente in dettaglio
Un serpente in dettaglio (Foto Pixabay)

Uno degli aspetti che più è capace di destare degli interrogativi riguarda la lingua di serpente, che è biforcuta. In parole semplici, è dotata di due punte. Nell’antichità gli esperti del tempo ritenevano che fosse una proprietà fisica tale da fare si che un serpente riuscisse ad avvertire “il doppio del sapore” quando mangiava. Oppure poteva essere impiegata per la pulizia delle narici o per catturare gli insetti. Invece la spiegazione è ben diversa, e ci siamo arrivati solo in epoca moderna, grazie ad appositi studi scientifici.

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La biforcazione della loro lingua è data dal fatto che serve a questi predatori per saggiare l’aria e per individuare delle componenti chimiche lasciate da potenziali prede nelle vicinanze. Così sarà possibile per loro mettersi all’erta. Ma la stessa tecnica può essere usata anche per accorgersi se tutto intorno ci sia un partner per l’accoppiamento. Una doppia punta serve per rifinire questa procedura e per conferire una maggiore accuratezza nella ricerca. E comunque non è una prerogativa esclusiva di questo o quel serpente. Anche svariate specie di lucertole e di altri rettili ce l’hanno.

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