Le api sono in pericolo anche a causa degli insetticidi che compromettono le loro capacità motorie non riuscendo più a spostarsi in linea retta
Le api sono fondamentali per la vita sul Pianeta Terra e questo è un dato di fatto non da sottovalutare. Garantiscono l’impollinazione e in Europa, un numero non indifferente è a rischio estinzione. Se questo avvenisse sarebbero molte le piante che si estinguerebbero ma non solo, il danno riguarderebbe oltre alla flora anche la produzione di cibo che ne risentirebbe enormemente.
Gli ecosistemi vedrebbero mancare la base della loro struttura, dove si trovano gli insetti e ciò che accadrebbe come già detto sarebbe catastrofico. Tra le minacce più grandi i pesticidi che secondo uno studio comprometterebbero la capacità delle api di poter muoversi in linea retta. Ecco cosa riporta la ricerca “Chronic exposure to insecticides impairs honeybee optomotor behaviour“.
Insetticidi, un pericolo per le api
Lo studio pubblicato su Frontiers in Insect Science dal nome “Chronic exposure to insecticides impairs honeybee optomotor behaviour“, vede un’equipe internazionale di ricerca che ha voluto scoprire se i moderni pesticidi apportano danni al sistema nervoso delle api dimostrando che “anche a quantità subletale, gli insetticidi compromettono la capacità di un’ape di muoversi in linea retta“.
Le api che vengono esposte ai pesticidi imidacloprid e sulfoxaflor sono incapaci di mantenersi su una linea dritta durante i loro spostamenti. “Questa menomazione è accompagnata da danni alle cellule cerebrali e disregolazione dei geni della disintossicazione” spiega la coordinatrice della ricerca la biologa Rachel Parkinson “questi risultati si aggiungono alla crescente evidenza che i moderni pesticidi sono fortemente dannosi per gli insetti utili come le api“.
“Qui mostriamo che gli insetticidi usati comunemente come il sulfoxaflor e il neonicotinoide imidacloprid possono compromettere profondamente il comportamento delle api guidato visivamente” continua la spiegazione “i nostri risultati sono motivo di preoccupazione perché la capacità delle api di rispondere in modo appropriato alle informazioni visive è fondamentale per il loro volo e la loro navigazione, e quindi per la loro sopravvivenza“.
Utilizzando delle tecniche molecolari si è potuto scoprire che le api che vengono esposte a pesticidi avevano una alta percentuale di cellule morte in più parti dei lobi ottici del cervello, zone fondamentali per elaborare gli input visivi. In conclusione la Parkinson tiene a precisare che “gli insetticidi neonicotinoidi e sulfoximine attivano i neuroni nel cervello degli insetti e non vengono sempre riciclati abbastanza velocemente da prevenire la tossicità. Gli effetti che abbiamo osservato potrebbero essere dovuti a un tipo di ricablaggio nel cervello: prevenire il danno neurale riducendo la sensibilità dei neuroni a questi composti” aggiungendo che “la principale preoccupazione è che, se le api non sono in grado di superare qualsiasi danno durante il volo, potrebbero esserci profondi effetti negativi sulla loro capacità di foraggiare, navigare e impollinare fiori di campo e colture“.