Un pericolo costante sotto i nostri occhi, se li porti in tavola stai rischiando grosso!
Recandoci nei supermercati al giorno d’oggi è facile farsi rapire da descrizioni accattivanti e colori sgargianti trovandoci troppo spesso ad acquistare prodotti che magari non avevamo deciso di comprare e, soprattutto, senza leggere bene le etichette. A complicare la situazione interviene anche la freneticità della vita moderna, un fattore non affatto trascurabile e che ha nel tempo sempre più modificato le abitudini alimentari in tutto il mondo, con conseguenze da non sottovalutare.
Un vecchio detto dice “siamo ciò che mangiamo“, e nessuna frase potrebbe essere più veritiera di questa. Per prendersi realmente cura del nostro organismo e promuovere la nostra salute, infatti, scegliere bene ciò che mettiamo in bocca è uno dei passi fondamentali, soprattutto quando si vuole prevenire il rischio di malattie cardiache, sempre più diffuse proprio a causa dell’utilizzo massivo di alcuni prodotti di uso comune.
Le soluzioni rapide in cucina sono opzione sempre più scelte, alimenti spesso pronti da mangiare o per i quali bastano pochi minuti di preparazione e che, tutto sommato, riescono ad appagare anche il palato. Dietro questa apparente innocenza, tuttavia, si nasconde un mondo davvero ampio e pieno di insidie che per il nostro benessere dovremmo schivare a tutti i costi.
Gli alimenti ultra-processati, infatti, sono soliti contenere alte dosi di sale, zuccheri e additivi e conservanti vari che a lungo andare possono minare la nostra salute. Spesso questi alimenti sono poveri di fibre o nutrienti essenziali e la scienza ha chiarito più volte come potremmo pagare a caro prezzo la scelta sempre più accentuata di consumare alimenti simili.
Alcuni studi portati avanti dall’università di Sydney e quella di Padova hanno evidenziato un nesso tra il consumo di questo tipo di alimenti e l’aumento del rischio di gravi patologie cardiache, tra queste le più comuni tra i consumatori assidui di tali prodotti sono l’ipertensione, l’ictus e l’infarto miocardico. Addirittura un incremento del solo 10% di cibi ultra-processati nella nostra dieta sarebbe in grado di aumentare del 6% il rischio di malattie ai danni dell’apparato cardiocircolatorio, un dato che è impossibile da non considerare.
Se tutto questo non bastasse ancora a convincervi, a rincarare la dose sono i risultati delle ricerche arrivati dall’università di Padova, dati che mostrano un altro fattore negativo che riguarda questi alimenti e che questa volta tiene in considerazione la presenza di composti comuni come il PFAS, agenti in grado di far aumentare i livelli di colesterolo nel sangue raddoppiando il rischio di patologie cardiache.
Prodotti come snack salati e merendine confezionate, creme spalmabili, salse e sughi pronti ed una serie di prodotti surgelati come pizze, bastoncini di pesce e persino Hamburger dovrebbero dunque essere messi al bando, o comunque dovremmo essere consapevoli dei rischi che stiamo correndo quando scegliamo di metterli in tavola. Promuovere l’assunzione di cibo freschi, frutta e verdura, invece, è la strada giusta da seguire, soprattutto se unita ad una buona attività fisica.
Scegliendo ogni giorno di promuovere il nostro benessere, anche partendo dalla tavola, potrà dare profondi risultati, anche se spesso poco visibili. Per tutti coloro che fin ora hanno abusato di cibi pronti o super processati l’allarme è lanciato, per notare la differenza basterà fare delle semplici analisi prima e dopo aver cambiato queste abitudine, di questo possiamo esserne certi, dopo aver confrontato i risultati non tornerete mai più indietro.
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