La permacultura è un tipo di coltivazione sostenibile che può essere utilizzata anche per l’orto domestico. Alla base dei principi il rispetto della biodiversità
Anche nel proprio piccolo e con una disponibilità relativa di terreno, si può produrre del cibo in maniera sostenibile. Con la conseguenza che si evita lo sfruttamento del terreno, che a sua volta causa siccità ed aridità del suolo, ed allo stesso tempo si raccolgono cibi a km 0 e decisamente più salutari e gustosi. Per fare ciò non serve una laurea in tecniche agricole, basta applicare i principi della permacultura.
Essa è un tipo di coltivazione che storicamente è stata spesso utilizzata dai contadini perché faceva bene al suolo, ma poi abbandonata dalla coltivazione intensiva. Il danno maggiore delle coltivazioni intensive, oltre all’utilizzo e sfruttamento del suolo, è la monocoltura, che necessariamente va a sottrarre la biodiversità territoriale. Con la conseguenza che i terreni aridi sono più soggetti ad alluvioni e risalgono maggiormente degli eventi climatici estremi.
Permacultura e biodiversità
Mettere a punto un orto grazie alle tecniche della permacultura non è così difficile. L’approccio filosofico è integrato nella gestione del terreno, dell’acqua, delle piante, e degli animali. Il tutto seguendo i processi naturali ed i principi della biodiversità. Da un punto di vista pratico, questo si traduce ad esempio nella rotazione delle coltivazioni. Come accennato in precedenza, la monocoltura non è affatto salubre per il terreno. Quindi far ruotare periodicamente le coltivazioni può essere un modo per garantire la presenza di insetti, lombrichi, ed altri animali che nutrono il terreno. Per prima cosa si deve preparare il terreno ad un orto biologico, eliminando tutte le sostanze chimiche presenti nel territorio. La selezione delle piante dovrà essere scelta accuratamente in base alle varietà adatte al clima. In questo modo si massimizzano le rese e si rendono molto più difficili le probabilità di malattie e parassiti.
La pacciamatura
Un modo per avere cura del proprio orto biologico secondo i principi della permacultura è evitare i prodotti chimici ed utilizzare sostanze fitoterapiche, oli essenziali, e compost naturale. Un’altra tecnica molto utile di protezione del territorio è la pacciamatura, ovvero la copertura del terreno con uno strato di materiale, che può essere composto di foglie o rami per impedire la crescita delle erbe dannose e mantenere l’umidità del suolo. In questo modo si potrà evitare l’utilizzo dei pesticidi e mantenere la biodiversità nel terreno, che lo renderà soffice e fertile per la coltivazione.
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