Capita durante i tragitti, mentre si guida l’automobile, di scorgere sul ciglio della strada un autostoppista: non fidarsi, non fermarsi e non dare passaggi a chi potrebbe avere altre intenzioni
Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. La fiducia nel prossimo è una bella sensazione, ma mantenere una giusta dose di diffidenza può salvarci da brutte e spiacevoli sorprese. Purtroppo il mondo è pieno di truffatori e malviventi, pronti a sfruttare l’ingenuità e la buona fede delle persone, per rubare loro soldi ed averi. E la fantasia, con la quale inventano gli espedienti, è sempre più raffinata e davvero strabiliante, ecco perché è opportuno segnalare le esperienze negative e denunciare, proprio per rendere note le macchinazioni che possono mettere in difficoltà i più sprovveduti e ignari automobilisti.
Infatti le truffe ai danni di chi si trova alla guida di un’automobile si sono moltiplicate e perfezionate, rendendo sempre più difficile districarsi tra le molte occasioni di pericolo che si possono palesare, mettendoci in difficoltà. Trucchi e ostacoli, distrazioni e stranezze, sono vari e fantasiosi i mezzi che i malintenzionati sono in grado di mettere in atto per carpire la nostra fiducia o il nostro buon cuore, per raggiungere i loro loschi scopi, sempre con mire poco oneste e raccomandabili. Ladri e rapinatori ne inventano sempre di più articolati per arrivare a derubare le persone con vere e proprie tecniche studiate a tavolino.
Nella maggior parte dei casi le vittime sono uomini che cadono nella rete della bella ragazza sexy, che si pone sulla carreggiata in abbigliamento succinto per attirare gli sguardi e l’interesse degli automobilisti. Ma una volta salita a bordo cambia immediatamente atteggiamento e minaccia di chiamare la Polizia per denunciare fantomatiche molestie o tentate violenze e per non farlo chiede somme di denaro. In altri casi l’autostoppista potrebbe chiedere al malcapitato di fermarsi in luoghi specifici come gli autogrill per poi approfittare della distrazione e fuggire con borse e zaini individuati in precedenza sull’auto.
In macchina è bene stare attenti anche nel caso in cui, in tratti di strada isolati, si dovesse passare vicino a macchine in sosta (con già lo specchietto rotto). I malviventi lanciano qualcosa contro l’auto in movimento per simulare il rumore di un urto. A quel punto se l’auto si dovesse fermare viene chiesto all’autista di pagare i danni lì per lì con piccole somme, con la scusa di evitare i malus assicurativi. C’è poi la tecnica di inzaccherare il parabrezza con uova o formaggio, che inevitabilmente costringe la vittima a scendere per ripulire, lasciando alla mercè dei ladri borse o altro sul sedile del passeggero.
Fermarsi per prestare soccorso a persone in difficoltà è un atto civile ed etico, oltre che altruista. Purtroppo spesso vengono orchestrati dei veri e propri raggiri ai danni delle persone in buona fede che cercano di aiutare il prossimo. E’ il caso del finto turista che chiede informazioni agli incroci o ai semafori, o quando le macchine sono ferme in colonna, distraendo l’autista, mentre un complice accucciato, apre la portiera del passeggero per arraffare ciò che trova incustodito.
Stessa tecnica quando si è in sosta, posteggiati e qualcuno bussa al finestrino informandoti che sotto la macchina si è rifugiato un povero gattino. Anche in questo caso il malcapitato scende, lasciando incustoditi gli oggetti su sedile o cruscotto, che possono essere sottratti mentre controlliamo al di sotto della vettura. Queste sono solo alcune delle tecniche usate per rubare agli inconsapevoli automobilisti che magari prestano soccorso a chi simula di aver avuto un incidente, approfittando dell’altruismo di chi si ferma per aiutare e invece rischia di essere derubato di tutti i suoi averi, compresa la macchina.
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