È arrivata a Perugia una pattumiera tecnologia che è in grado di pressare i rifiuti, ma soprattutto di avvisare quando è troppo piena: le sue caratteristiche.
Una vera e propria invenzione contro gli sprechi, ma anche in grado di mantenere la pulizia in città. Il cestino intelligente è stato collocato nei Giardini Carducci a Perugia e servirebbe a raccogliere tutti i piccoli rifiuti urbani.
Se è pieno WasteMate 120, questo il suo nome, sarà in grado tramite app di avvisare chi si occupa di svuotarlo in tempo reale. Grazie a un pannello fotovoltaico che è installato nella parte superiore, riesce a ricavare l’energia che impiega per pressare, ma anche l’attivazione del sensore che potrebbe essere di colore: verde, giallo e rosso. Questi colori ci daranno l’indicazione sullo stato attuale della pattumiera in quel momento.
Ma cosa succede se il cestino è pieno?
Semplice se il cestino è pieno, l’apertura in automatico si bloccherà e, dunque, sarà impossibile buttare i rifiuti. Grazie alla pressa, le operazioni di svuotamento saranno più semplici e meno frequenti permettendo un risparmio di costi e tempi e di ridurre le emissioni di CO2. Ma non solo, si eviterà a chi si occupa di svuotarli di rimuovere sacchetti che sono mezzi vuoti.
Nessun problema neanche, per chi teme che sia poco igienico, infatti il cestino è dotato di pedale. Per quanto riguarda, invece, i mozziconi di sigarette è presente un foro dove possiamo gettarle, è bene conoscere quanto male facciano buttati a caso. È importante non gettare mai nulla per strada, ma farlo sempre negli appositi cestini. Il mondo è nostro e anche prendercene cura è un fatto che ci riguarda.
Struttura bidone e la sua utilità
Il cestino è di colore nero e sul fronte vengono riportanti dei disegni in cui vengono riassunti tutti le fasi. Sembra essere un unico blocco per scongiurare atti vandalici. Un cestino utile contro gli sprechi.
Salvaguardare l’ambiente è sempre più importante è sbagliato pensare di poter liberarsi dei rifiuti come meglio si crede, bisogna contribuire sempre insieme per cambiare rotta e diventare sempre più consapevoli dei rischi che corre l’ambiente.