Le immagini hanno già fatto il giro del mondo. Numerosi pescherecci che lasciano senza cibo pinguini e balene perché a caccia di krill
A volte le immagini sono più esplicative delle parole. Le foto e le ripresa fatte negli scorsi giorni dalla Sea Shepard, hanno lasciato interdetti un gran numero di utenti del web. In poche parole si vedeva un gruppo di balenotteri intenti a ‘puntare’ il proprio cibo, e prontamente, dei pescherecci che hanno fatto la gara al più veloce ed hanno avuto la meglio. Hanno pescato il cibo delle balene. E non è un caso isolato. Pinguini e balene dell’Antartide si cibano principalmente del Krill, un crotaceo simile ad un gambero di cui sono molto ghiotti.
E a quanto pare lo sono anche gli essere umani. Dato che il numero di pescherecci presente nell’Antartide a caccia di Krill aumenta ogni giorno vertiginosamente. Ed oltre alla pesca selvaggia, che rovina l’ecosistema marino e la biodiversità, l’attività ittica così fatta, sottrae sostentamento alle balene ed ai piguini, entrambe specie protette.
I cambiamenti climatici, e la modifica della biodiversità marina stanno portando le attività ittiche intense in tutte le direzioni terrestri per poter far fronte ad una domanda di materia prima, il pesce, che spesso non riesce ad essere completamente soddisfatta. La richiesta al livello mondiale, tra Occidente ed Asia è in crescita, così come lo è la pesca intensiva, che poco ha a che fare con i canoni di un’alimentazione rispettosa del benessere animale e della fauna e flora marittima. E così la pesca intensiva del krill in Antartide sta pesantemente minando l’ecosistema marino, dove pescatori e cetacei, come le balene, entrano in conflitto per ottenere il bene tanto ambito.
Questa attività dei pescherecci può danneggiare pesantemente le balene, come testimoniato dalle immagini della Sea Shepard. Il krill è molto richiesto nel mercato alimentare perché la sua farina viene impiegata come mangime per i pesci di acquacoltura. Oltretutto è grazie al krill che i salmoni assumono quel loro tipico colore. Ed infine viene utilizzato come principale fonte di Omega 3 negli integratori alimentari.
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