Quante volte a settimana si deve cambiare l’acqua ai pesci rossi per evitare fastidiosi problemi, attenzione ai dettagli
Il pesce rosso è un animale molto comune in appartementi e case, popolare per il suo aspetto colorato e la sua vivacità. Il suo nome scientifico è carassio dorato, vive in acqua dolce e si può adattare a vivere in acquari e vasche. Bisogna però attuare delle accortezze per evitare che l’animale possa soffrire eccessivamente la cattività e ammalarsi.
I pesci rossi possono arrivare fino a 30 centimetri di lunghezza quindi hanno bisogno di uno spazio abbastanza grande, un acquario dalla capacità di 60 o 70 litri potrebbe essere sufficiente. Sconsigliata la classica palla di vetro, troppo piccola e stressante per l’animale.
Quando cambiare l’acqua dei pesci rossi?
Poi bisogna considerare altri elementi come la temperatura dell’acqua, il sistema di filtraggio dell’acquario, l’alimentazione, il sesso del pesciolino e la convivenza, non sempre possibile, con altri esemplari o con pesci di diversa specie.
Nel caso si possegga una vasca piccola sono necessarie accortezze particolari. La cosa principale da ricordare è il cambio dell’acqua. Questo va eseguito con attenzione, tenendo conto di farlo nel migliore dei modi possibili. Gli strumenti occorrenti sono questi:
- Bottiglie di plastica
- Acqua del rubinetto
- Bacinella
- Retina
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L’acqua del rubinetto può andar bene, ma va portata alla stessa temperatura di quella della vasca del pesciolino per evitargli pericolosi sbalzi termici. L’acquario va poi pulito con una spugnetta, senza prodotti chimici che potrebbero rilasciare inquinanti nel liquido. Nell’attesa il pesce rosso può essere collocato in una bacinella con un po’ della sua vecchia acqua.
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Finita l’operazione il pesciolino può tornare nella sua vasca con l’ausilio di una retina e un po’ di attenzione. Ma quando va effettuato questo cambio? Una frequenza accettabile è cambiare l’acqua almeno una volta a settimana, ma sarebbe meglio farlo anche due volte. In tutti i casi, è necessario controllare periodicamente le condizioni dell’acqua del pesce rosso, in modo da verificare che non sia mai troppa sporca e torbida e potenzialmente nociva per l’animale.