Le api sono insetti preziosi per il nostro pianeta, ora però una malattia potrebbe decimarle danneggiando l’ambiente ed altri insetti, la chiamano per questo peste delle api.
Una malattia batterica si sta propagando mettendo a rischio uno tra gli insetti più importanti del nostro ecosistema: le api. Grazie al loro lavoro, le api riescono attraverso la semplice impollinazione a garantire la produzione di semi, fiori e frutti e la conseguente riproduzione di migliaia di specie di piante al mondo. Un contributo enorme se si pensa che la loro importanza non si limita solo a questo, ma alla promozione della biodiversità mantenendo l’intero equilibrio ecologico del nostro sistema.
Senza le api, infatti, l’agricoltura sarebbe il primo settore a cadere insieme a tutto ciò che ad esso è legato. Uno scenario spaventoso e che potrebbe diventare realtà se non si trova una cura alla malattia che sta colpendo intere arnie, sterminando milioni di api ogni giorno. Una malattia così infima e veloce che è viene denominata proprio peste delle api.
Peste delle api, di cosa si tratta?
Le api sono degli insetti molto affascinanti, soprattutto per la costruzione potremmo dire sociale che ogni singola ape riveste nel suo alveare. Ogni ape svolge una funzione ben precisa, seguendo uno schema gerarchico. Si tratta di un’organizzazione eccellente e che in molti casi ha lo scopo di evitare situazioni come infestazioni o malattie e per permettere il corretto funzionamento dell’alveare. Si pensi che all’interno dell’alveare ogni ape è necessaria, dalla regina, che ha il compito di deporre le uova, alle api operaie, che si occupano di vigilare, tenere pulito, produrre cibo ed occuparsi delle api malate.
Quando il gruppo delle cosiddette api igieniche riconosce che c’è un ape moribonda o notano la presenza di larve infette di adoperano per pulire l’alveare e metterlo in sicurezza. Questo però non sempre riesce a prevenire delle infestazioni come quelle prodotte dalla peste, in quanto la morte sopraggiunge dopo più di una settimana, un lasso di tempo molto lungo e che permette al batterio di infettare tutto l’alveare nel giro di poco tempo. Al momento sono stati identificati numerosi focolai di peste americana ed europea, entrambe molto violente.
Quali sono le misure adottate per debellare la peste?
Al momento si tratta di ben 10 focolai di peste europea e 4 di peste americana, un numero preoccupante e che sta spingendo le autorità ad incrementare il numero di ispettori regionali addetti alle indagini. La prima ordinanza riguarda proprio la regione del Canton Vallese in Svizerra, al confine con l’Italia. Risulta temporaneamente vietato lo spostamento di qualsiasi arnia, a prescindere della presenza o meno della malattia, in un raggio di un chilometro. Il contenimento dei focolai è il primo passo per preservare l’incolumità delle colonie vicine e l’unico mezzo al momento per sventare qualsiasi epidemia. Il dato rassicurante è che il batterio è innocuo per l’essere umano ma non per le altre specie di insetti, che potrebbero essere infettati dal batterio della peste.