Gli esperti hanno individuato una potenziale e più ecocompatibile alternativa al petrolio, che in realtà già utilizziamo in più ambiti. È questo il futuro.
Serve una alternativa al petrolio. Almeno nell’Unione Europea i vari Stati membri hanno preso coscienza della cosa, a differenza del resto del mondo dove invece le politiche atte a ridurre l’impatto ambientale ed a contrastare l’inquinamento ed il cambiamento climatico risultano essere del tutto insufficienti. Da Bruxelles invece sono arrivate diverse disposizioni che hanno l’intenzione di mettere in pratica, entro la fine del decennio, tutta una serie di politiche per fare si che vengano ridotte le emissioni di CO2.
In tal senso è bene anche iniziare a pensare ad una alternativa al petrolio. Difatti stanno prendendo sempre più corpo la diffusione dei veicoli elettrici e le energie rinnovabili per ricavare l’energia con la quale fare funzionare i vari dispositivi in casa. Purtroppo non c’è una convenienza nell’immediato e sarebbe bello potere godere di incentivi maggiori. Ma la strada intrapresa è quella giusta e certamente porterà a dei risultati.
Da tempo siamo anche a conoscenza del fatto che la disponibilità di petrolio è destinata ad esaurirsi dopo i prossimi cinquanta anni. Anche tenendo in considerazione quest’altro aspetto, diventa più che fondamentale per l’umanità riuscire a trovare uno o più modi per potere ricavare l’energia necessaria per far muovere veicoli e per far funzionare impianti industriali. Sperando che possa essere molto meno inquinante.
Ed a quanto pare alcuni passi concreti stiamo cominciando a farli. Le trivellazioni non si fermeranno ed andranno avanti, ma non allo scopo di estrarre il petrolio bensì un altro tipo di risorsa naturale, che è molto abbondante non solo sul nostro pianeta ma in tutto l’universo. Si tratta dell’elemento che più di ogni altro è presente e che è indispensabile anche per tenere acceso il Sole e tutte le altre stelle.
Si tratta dell’idrogeno. Dopo il petrolio l’alternativa migliore è costituita da questo elemento chimico, il primo citato nella tavola periodica ed anche il più leggero. Ci sono degli studi che riferiscono di come la quantità di idrogeno presente su tutta la Terra possano ammontare in media a circa150 trilioni di tonnellate si tratta di una enormità. Un grosso vantaggio è che l’idrogeno è costantemente rinnovabile, a differenza del petrolio che invece prima o poi finirà.
Inoltre l’idrogeno può essere prodotto anche artificialmente in laboratorio, mediante alcuni processi specifici. La sua produzione continua in natura ha luogo mediante la cosiddetta procedura “verde”: viene cioè prodotto dall’acqua mediante la procedura dell’elettrolisi, senza emissioni di gas serra. Esistono già anche delle caldaie ad idrogeno. Purtroppo però, essendo molto leggero, l’idrogeno non può impiegare le medesime tubature che vengono usate per il trasporto del metano. E poi esistono anche altre procedure che però sono più inquinanti e nell’ambito della sostituzione del petrolio non sono considerate convenienti.
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