Petrolio Lambro: allarme per nuove perdite?

lambro macchia gasolio
E’ passata meno di una settimana dall’evento disastroso che ha inquinato le acque del fiume Lambro con idrocarburi, eppure sembra che l’allarme non sia ancora rientrato. Infatti, in Brianza è scattata una seconda allerta, partita dai volontari della Protezione Civile. Sembrerebbe infatti che a filo delle acque del Lambro galleggi ancora un’inquietante macchia blu, più esattamente in zona Triuggio. La perdita di liquami sospetti in quel tratto di fiume, che è a diversi km di distanza da Villasanta, ha allarmato nuovamente le squadre di controllo. Guardie ecologiche, carabinieri e polizia provinciale si sono recati sul posto.

Stavolta sembrerebbe che l’atto non è doloso, a differenza di quanto accaduto presso la ”Lombarda Petroli”. Da un primo controllo, il liquame tossico proviene da una industria tessile della zona. Fortunatamente la chiazza inquinante è stata fermata in tempo ed è stata praticamente eliminata del tutto. Il pericolo, quindi, sembrerebbe debellato. Ma meglio non cantare vittoria: l’allerta rimane pur sempre alta visto che -lo ricordiamo- milioni di litri di gasolio hanno deturpato le acque dei fiumi Lambro e Po.
 
Mentre le squadre di soccorso operano ancora per contenere i danni causati dal petrolio, si cerca di capire a chi attribuire la responsabilità dell’accaduto. Come vi abbiamo anticipato noi potrebbe essere proprio dell’ex Raffineria. I Carabinieri hanno già sequestrato gran parte della documentazione riferita agli ultimi 15 anni della ”Lombarda Petroli”, e nei prossimi giorni verranno interrogati sia l’amministratore delegato, Rinaldo Tagliabue, sia alcuni dipendenti ed ex dipendenti.
 
Segnaliamo infine, poichè degno di nota, lo splendido gesto d’amore portato avanti da Legambiente: una catena umana di 300 persone ha simbolicamente abbracciato il fiume Lambro, in segno di grande cura e rispetto.
 
Immagine tratta da:
corriere.it

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