La fioritura dei ciliegi è uno degli spettacoli della natura più belli di cui godere, ma come assicurare una crescita della pianta ottimale?
Approcciare il giardinaggio partendo da una serie di nozioni e competenze di agronomia è una delle scelte migliori se vogliamo assicurare una crescita ottimale di piante, fiori, alberi da frutto e specie vegetali intese in generale. In periodo primaverile, ad esempio, uno degli alberi che più balzano all’occhio è sicuramente la pianta di ciliegio, grazie alla copiosa fioritura che in alcune zone del mondo (ad esempio in Giappone) è considerata un vero e proprio spettacolo di cui godere.
La pianta di ciliegio è originaria dell’Europa, nonché di alcune zone dell’Asia Minore. In Italia se ne trovano anche di spontanei, soprattutto nelle zone ai limiti con la crescita di latifoglie, grazia alla buona resistenza al freddo dell’albero. Il ciliegio è inoltre poco esigente per quanto riguarda il terreno: le uniche due condizioni che proprio non gli si addicono sono infatti terreno impermeabile e terreno troppo umido.
La pianta di ciliegio può essere selvatica (amarena) o coltivata (ciliegio), ma nel corso degli anni sono tantissime le varietà di albero ottenute soprattutto per la vendita dei prelibati frutti (le ciliegie) e del legno, considerato uno dei più pregiati e dalle sfumature bruno-rosastre. Eppure le piante di ciliegio, in molti casi, sono considerate autoincompatibili, vale a dire che per assicurarne l’impollinazione e la crescita è necessario piantarne di varietà diverse in prossimità l’una dell’altra.
La crescita della pianta di ciliegio ha dell’incredibile: questi alberi, posti in condizioni ottimali, possono crescere anche di un metro all’anno. I primi frutti si ottengono già a partire dal terzo anno dopo l’impianto, ma la produzione vera e propria inizia dopo 6-8 anni. Il ciliegio, inoltre, è una pianta per così dire intelligente: in alcuni casi, al fine di assicurare una crescita migliore dei frutti, esso può rinunciare a una parte delle ciliegie in fase di maturazione.
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Attenzione va inoltre prestata alle gelate brusche, che possono andare ad uccidere i fiori (essi muoiono a temperature di -2 gradi) e alla potatura. Il ciliegio produce molta linfa, quindi si sconsiglia di potare gli alberi in fase di linfa ascendente e prediligere invece quello tra settembre e ottobre, dopo la caduta delle foglie.
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