Le piante alpine sono in pericolo ed è tutta colpa del cambiamento climatico che ne hanno alterato distribuzione geografica e popolazioni.
Le piante alpine si stanno spostando sempre più e lo fanno verso quote più alte, ma rischiano anche di scomparire se si continua così. L’ambiente che li ospita sta sempre di più diventando poco ospitale.
Perché? A causa delle temperature sempre più anomale. L’ambiente ospitante è più caldo e questo non porta per niente benefici, anzi, favorisce la migrazione di queste piante. Fra qualche tempo le specie più rare rischierebbero anche l’estinzione.
Abbiamo appena detto che le temperature in aumento starebbero creando non pochi problemi alle piante alpine che per difendersi cercano di spostarsi verso le cime più alte. Tutta colpa del cambiamento climatico che potrebbe favorire anche l’estinzione di alcune specie, a dirlo uno studio italiano.
Il riscaldamento globale sta portando diversi problemi, uno dei più drammatici è quello della consistente riduzione della biodiversità. Animali e vegetali non sono pronte alla continua modifica ambientale innescata dalle emissioni di anidride carbonica CO2 e altri gas a effetto serra. Il riscaldamento globale è un fenomeno con cui bisogna fare i conti ogni giorno, perché i danni sono innumerevoli e i dati non promettono nulla di buono.
Si pagano già le conseguenze e rimetterci sono proprio gli animali e la vegetazione, non riuscendo a stare a passo con le continue mutazioni rischierebbero veramente tanto.
Il cambiamento climatico tocca duro le piante alpine che non riconoscono più il loro territorio e si spostano alla ricerca di temperature più adatte, ma ciò vedrebbe anche un calo della crescita.
Un team di ricerca italiano formato da quattro scienziati del Dipartimento di Agronomia Alimentazione, Risorse Naturali, animali e Ambiente dell’Università di Padova e della Fondazione Museo Civico di Rovereto sostiene che le piante si spostano verso quote più alte, circostanza che ne provocherà la sostanziale diminuzione nelle aree oggetto dell’analisi.
I ricercatori hanno effettuato una scrupolosa indagine analizzando una quantità significativa di dati, registrati negli ultimi 30 anni su specie botaniche delle Alpi Europee. I risultati, riporta Fanpage, sono stati precisi e hanno determinato le dinamiche di 1479 specie, suddivise, così: piante aliene, piante autoctone e piante rare inserite nella Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Le ricerche si sono concentrate sulle Alpi Nordorientali.
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