Trovare la pianta da appartamento perfetta non è semplice. A Londra, durante il “Plant dating”, numerosi esperti hanno dato consigli utili
C’è chi dice che la pianta perfetta è come l’anima gemella. Con la differenza che se può avere più di una senza che le altre si offendano. In ogni caso la pianta da interno, anche se a tutti gli effetti fa parte dell’arredamento, non è esattamente come un mobile. È cosa viva. Ed in quanto tale necessita di cure e deve essere messa nel posto giusto, non solo a fini estetici dell’equilibrio della casa. In questo il Feng Shui dispensa consigli, anche se a volte fin troppo arbitrari. Quel che è certo è che la pianta da appartamento può rifiutare totalmente il luogo in cui è stata posizionata e decidere di morire.
Tra le piante una delle più esigenti, ed anche più richieste, ad esempio, è l’orchidea. Se si adatta perfettamente alla propria posizione, regala fiori bellissimi con poche cure. Se il posto in cui è stata messa non le piace, no ci sono concimi o interventi che reggano. E purtroppo la pianta non può comunicare dove preferisce soggiornare, per cui sta al proprietario interpretare il luogo in base alla luminosità e la temperatura, e soprattutto monitorando l’adattamento con il passare dei giorni.
Che la pianta faccia compagnia probabilmente non è una percezione universale, ma sicuramente rallegra l’ambiente e lo rende più piacevole da vivere. Per questo esistono le piante da appartamento, che si adattano facilmente a luoghi interni, e che non hanno bisogno di vasi eccessivamente grandi. In ogni caso non è consigliabile mettere la pianta da appartamento nella camera da letto. Lo scambio anidride carbonica – ossigeno, che durante il giorno è salutare, di notte si inverte. Per cui la pianta emette anidride carbonica. Nulla di grave, ma è meglio evitare. Scegliere la pianta perfetta da curare non è semplice.
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Secondo gli esperti ci sono diverse variabili psicologiche e comportamentali dell’individuo che lo rendono adatto ad una pianta piuttosto che ad un’altra. Ed è stato questo il fulcro del “Plant date“, un evento svoltosi a Londra in cui i partecipanti, in base alle risposte ad alcuni test, si sono portati a casa la pianta perfetta. Come una specie di gioco delle coppie. Le variabili principali sono ad esempio l’attitudine al pollice verde o meno. In questo ultimo caso piante che richiedano poca cura, come le succulente, sono preferibili. ALtre variabili dipendono in tutto e per tutto dal gusto della persona e dal carattere. Dopo aver fatto il test, assaggiato bevande e snack salutari, i visitatori hanno preso la loro pianta gemella da amare e curare.
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