Nel vasto mondo del giardinaggio le piante grasse occupano sicuramente un posto d’onore, grazie al loro aspetto variegato e alle loro proprietà.
Delle piante grasse, anche dette piante succulente, si parla spesso in questi termini: “sono facili da curare perché necessitano di poca acqua”, oppure “far morire una pianta grassa è davvero difficile, se dovesse capitare meglio lasciar perdere il giardinaggio”. Ebbene, le piante grasse in effetti necessitano di poche accortezze e, anche in caso di problemi quali sovrabbondanza di acqua o carenza di nutrienti, risolvere la situazione sarà piuttosto semplice. Oltre a ciò si deve considerare l’aspetto estetico di queste specie vegetali: basti pensare che esistono ben 600 diverse varietà di piante succulente da balcone, alcune delle quali considerate piuttosto rare.
Un esempio lampante di rarità è sicuramente dato dalla pianta grassa che sembra avere le labbra: si chiama conophytum pageae e si caratterizza proprio per la presenza di dettagli che sembrano labbra colorate di rosso. Un’altra pianta da avere in casa è l’albero di giada, la cui particolarità principale sta nella carnosità di rami e foglie: queste ultime, in particolare, hanno forma tondeggiante e colore verde scuro.
Un’altra pianta succulenta a dir poco particolare è il lithops aucampiae, meglio noto come bella Ketty. questa specie, più che a una pianta, somiglia a un occhio di drago. È infatti simile a una pallina di colore giallo lime che al suo interno nasconde un cuore verde scuro, proprio come se si trattasse di una pupilla. Dal giallo passiamo al bianco dell’astrophytum asterias, detto anche superkabuto, che ha l’aspetto di un dolcetto di forma tondeggiante ricoperto di confetti di zucchero: attenzione a non mangiarlo però!
La mammillaria bocasana o Fred mostruosa (il nome è tutto un programma) è una pianta grassa peculiare, costituita da globuli verdi o violacei che tendono a formare dei grappoli: sembra proprio una specie proveniente direttamente dal mondo di Harry Potter. Infine, al primo posto della classifica delle piante grasse più strane da collezionare possiamo annoverare la lobivia albolanata crestata che deriva il suo nome da una “cresta” che in realtà è simile a un piccolo serpente attorcigliato.
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