La stagione calda prevede delle semplici regole per annaffiare le piante grasse, ecco quando si innaffiano in estate
I neofiti di giardinaggio considerano le piante grasse resistenti, bisognose di scarse attenzioni tra cui poca acqua. Ma in un’estate torrida questo atteggiamento non sempre porta vantaggi per le succulente. Queste sono certamente vegetali in grado di immagazzinare l’acqua nei tessuti vibrosi che compongono le loro foglie e i loro fusti. Non di rado enormi piante grasse, tra cui i cactus, resistono alle condizioni ambientali aride e con scarsissime precipitazioni tipiche dei deserti.
Tuttavia le condizioni di vita di una pianta grasse in un vaso è assai diversa. Nelle invasature da appartamento spesso molto piccole le radici non hanno possibilità di scendere in profondità. Il terriccio del vaso e le dimensioni del contenitore dove sono piantate assumono così grande importanza per la sopravvivenza del vegetale.
Ecco i tempi e i modi per innaffiare le piante grasse durante l’estate
Le piante grasse, se temono naturalmente l’eccesso di acqua stagnante che può causare gravi danni alle radici fino a farle marcire, non devono essere lasciate senza un sufficiente innaffiamento d’inverno, quanto d’estate. Questo vale per le piante che vivono all’interno degli appartamenti quanto per quelle posizionate all’esterno.
Obiettivo principale dell’innaffiamento è mantenere le radici sane e forti, in grado di resistere alle alte temperature e alla scarsa escursione termica delle estati nostrane. Va prestata un’attenzione particolare al terriccio del vaso che deve essere inumidito ogni qualvolta risulti troppo asciutto ad un controllo.
I vasi piccoli necessitano di acqua con più frequenza, perchè tendono ad asciugarsi con maggior velocità. Questi si possono immergere in contenitori con del liquido, lasciando che la terra assorba l’acqua necessaria e rilasci quella in eccesso. Bisogna fare molta attenzione tuttavia a non bagnare foglie e fusto.
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In estate questa operazione va effettuata ogni 10 circa, a seconda della temperatura e dell’esposizione al sole. Qualora non fosse possibile spostare le piante ci si può regolare con una modica quantità d’acqua, in base alle dimensioni del vaso e della pianta. Non effettuare mai questa manovra in pieno sole, ma attendere le ore più fresche della sera, per evitare un’evaporazione troppo brusca del liquido e per non stressare le radici.
Altra avvertezza non lasciare acqua stagnante nei sottovasi, poiché le radici potrebbero soffrirne e inumidirsi troppo. Se anche in estate le piante grasse restano in casa e non sono esposte al sole, si può innaffiarle ogni 20/25 giorni, ma avendo sempre l’accortezza di verificare il terriccio e non attendere troppo.