Parliamo oggi delle piante grasse e cerchiamo di capire quando è il momento di lasciare in casa: dipende da questi specifici fattori
Quando parliamo delle piante grasse, facciamo senz’altro riferimento a un tipo di pianta molto gettonata e amata, non solo da chi ormai ha l’hobby sfrenato del pollice verde e del giardinaggio. Ma anche da chi è invece più alle prime armi.
Si tratta, infatti, di piante molto semplici da gestire e autonome, ma nonostante questo non bisogna sottovalutare alcuni specifici accorgimenti. Come, ad esempio, il luogo ideale in cui tenerle o quando è opportuno spostarle in casa.
Ebbene sì, come ben sappiamo le piante grasse sono in realtà molto adattabili e dunque non sempre costituiscono un limite per la nostra organizzazione e soprattutto i nostri spazi. Vi basti sapere, infatti, che possono essere numerose le location adatte al loro collocamento, senza che loro vadano necessariamente incontro a un problema, o ancora a possibili rischi per la loro salute. Facili da gestire e perfette per il nostro arredamento, queste infatti creano con estrema facilità atmosfera, calore e soprattutto un elemento decorativo che proprio non può passare inosservato. Tuttavia, bisogna essere attenti agli spostamenti che facciamo e soprattutto a quando li effettuiamo.
Come già anticipato, quando parliamo delle piante grasse facciamo in realtà riferimento a un tipo di pianta nota proprio per la sua capacità e proprietà decorativa. E, proprio per questo motivo, possono essere numerose le location adatte a loro: come ad esempio un giardino all’esterno, ma anche gli interni stessi della nostra abitazione. Per tante, parliamo di stanze come il salotto o la cucina, dove eventualmente sarebbe possibile ricreare dei possibili giardini sospesi. Ma, anche e in alcuni casi, anche il bagno che però non sempre è molto favorevole a causa dell’ambiente troppo umido. L’importante, infatti, è che questo tipo di pianta possa respirare e soprattutto godere del sole.
Se ad esempio la vostra preferenza è ricaduta proprio sugli esterni, come un balcone o più preferibilmente un giardino, c’è qualcosa che però proprio non potete sottovalutare o ignorare. Stiamo parlando del momento specifico in cui, prima o poi, siamo costretti a riportare le nostre piante grasse all’interno della nostra casa. Ovvero, dell’avvento dell’inverno: le temperature si abbassano e questo tipo di pianta, per non cedere sotto il peso di un clima più rigido, deve dunque tornare a godere del calore degli interni. Si tratta di un riposo, tutto sommato, che dura dal mese di ottobre fino all’inizio della primavera, tutto sommato.
Per la precisione, infatti, il momento più opportuno per portare le piante grasse all’interno è proprio quando la temperatura si aggira intorno o addirittura al di sotto dei dieci gradi. Prima di farlo, però, è opportuno controllarne il fusto, i rami ma anche le foglie per evitare che ci possa essere la presenza indesiderata di parassiti venuti proprio dall’esterno. Per quanto riguarda, invece, il luogo in cui poter mettere questo tipo di pianta in casa, il nostro consiglio è quello di scegliere un punto in ci non si superino i quindici gradi e soprattutto evitare di esagerare con l’innaffiamento. In particolare, fatele stare lontane da termosifoni o ancora riscaldamenti, o luoghi in cui l’aria possa apparire o troppo secca o troppo umida. Il luogo ideale è senza dubbio quello più luminoso.
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