Conosci le piante più velenose al mondo: non sottovalutarle

La natura ha il potere di donarci piante davvero meravigliose, dai colori e fiori sorprendenti, ma conosci le tipologie più velenose?

piante pericolose
piante in vaso (canva)

Esistono in natura numerose piante che sono tossiche per l’uomo e gli animali. Alcune di queste sono particolarmente minacciose provocando addirittura la morte di chi ne viene a contatto. Saperle riconoscere diventa fondamentale per evitare sfortunati incidenti, soprattutto perché alcune di queste hanno colori e forme molto simili e sarebbe facile cadere in errore.

Queste particolarissime piante sono altamente velenose, la pericolosità è che talvolta esse sono davvero belle da vedere, e si potrebbe essere tentati di toccarle o raccoglierne i fiori. Per i più piccoli e per gli animali domestici invece il pericolo è che, attratti dai colori e dai frutti di alcune piante, le possano ingerire. Per questi ultimi i rischi sono molto più alti

Top 3: ecco le piante più velenose

piante pericolose
cicuta, belladonna, oleandro bianco (foto web)

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Conoscere le tipologie più velenose è fondamentale soprattutto se si è soliti dedicare il tempo libero al giardinaggio, alle passeggiate nei boschi o se semplicemente si è appassionati di botanica. Tra le tipologie più velenose troviamo in primis la Belladonna, usata nel Rinascimento per dilatare le pupille, tratto estetico molto ricercato tra le donne di quell’epoca, che però finivano spesso avvelenate dall’essenza di questa mortale pianta.

Il suo fiore molto particolare produce, dopo la maturazione, una bacca dal colore violaceo tendente quasi al nero. Queste bacche sono altamente tossiche, soprattutto per i bambini, ne bastano infatti 2 o 3 per provocarne la morte. Tra le piante velenose e dai fiori più belli troviamo l’oleandro bianco, molto usato per adornare i giardini grazie alle sue grandi dimensioni. Le foglie dell’oleandro sono molto simili a quelle dell’alloro e per questo vengono spesso confuse.

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Come la belladonna, la sua ingestione provoca sintomi legati a disturbi dapprima gastrici per poi divenire neurologici. La cicuta maggiore è anch’essa velenosa e presenta dei grandi cespugli con fiori piccoli bianchi, molto belli da vedere. Ma attenzione perché ogni parte di questa parte è potenzialmente pericolosa provocando paralisi neuromuscolare e morte.

Altre piante velenose diffuse in Italia

La lista di piante pericolose è molto lunga, vediamo però quali sono diffuse sul nostro territorio e, quindi, di vitale importanza da conoscere. Lo stramonio, con i suoi stupendi fiori bianchi a campanula, che si aprono la notte, emanando un intenso profumo, e si chiudono di giorno. Ricca di tossine pericolosissime, la cui ingestione può portare rapidamente alla paralisi respiratoria, è tra le piante velenose più comuni.

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La Dulcamara, diffusa nei boschi lungo i corsi d’acqua, insieme a tasso e vischio, è pericolosa per le sue bacche rosso brillante, in particolare per bambini e animali che possono essere attratti da tale colore. Estremamente pericolosa anche solo per il suo contatto la Mantegazza, la sua linfa è tossica e il suo contatto con gli occhi può rendere addirittura ciechi.

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Nelle regioni alpine è diffuso l’Aconito Napello, caratterizzato per le alte spighe di fiori blu-violetto, pericoloso anche solo con il contatto della pelle. Infine, possiamo citare il Bosso, pianta usata molto nei giardini italiani per creare aiuole e siepi, il contatto può provocare disturbi all’apparato digerente e gravi dermatiti.

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