Piante che portano sfortuna: cosa dice la tradizione

In ogni cultura ci sono credenze popolari strettamente collegate alla superstizione. Non svolgere determinate azioni, altrimenti potrebbe accadere qualcosa di butto. Anche in Italia non mancano le dicerie popolari, tra le più famose ad esempio non bisognerebbe mai rompere uno specchio e se per “sfortuna” accade, non bisogna riflettersi all’interno dei pezzi rotti.

Nel caso in cui non fossero abbastanza le superstizioni legate al paese d’origine, se ne importano anche di nuove dall’estero. Ad esempio il Fengu Shui, originaria della Cina, è una filosofia che dissuade dal tenere nella propria abitazione determinate tipologie di piante. Quindi ci sarebbero delle piante che porterebbero sfortuna, come le ortensie o i garofani.

Fengu Shui: le piante da non tenere in casa

Piante (Collage Ecoo.it da Pixabay)
Piante (Collage Ecoo.it da Pixabay)

Secondo la tradizione cinese ci sarebbero delle piante che portano sfortuna, di conseguenza sarebbe sconsigliato tenerle in casa. Questa filosofia si chiama Fengu Shui e indica 7 piante come le più “negative” da tenere nella propria abitazione.

Tra queste piante la tradescantia (immagine 1), molto forte riesce a crescere anche dove non c’è niente e per questo è anche conosciuta con il nome di “erba miseria”. Infatti la pianta come la miseria, cresce dove non c’è nulla ed è difficile da estirpare.

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La sansevieria (immagine 2), conosciuta con il nome di “lingua di suocera” o “pianta del serpente”, ha la forma delle sue foglie che sembrerebbe essere il problema. Pianta rigogliosa e robusta, riesce a sopravvivere anche in posti poco luminosi. Per questo sono molto diffuse nelle case. Ma, secondo la filosofia Fengu Shui, sarebbe sconsigliato e le motivazioni sono facilmente intuibili, avendo certamente dei riferimenti poco carini venendo chiamata “pianta del serpente” o “lingua di suocera”.

Le ortensie (immagine 3), hanno dei fiori colorati e bellissimi. Proprio il suo essere così meravigliosa, fa sospettare di lei. In Cina è simbolo di solitudine e si preferisce non avere questa pianta nelle vicinanze della propria dimora.

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Resistenti in condizioni estreme, i cactus (immagine 4) sono anche loro sconsigliati per le abitazioni. Le spine presenti sulla pianta, sarebbero una calamita per le energie negative e di conseguenza solo sfiorarli porterebbe sfortuna a chiunque lo facesse.

Se in Giappone sono parte fondamentale di un’arte, in Cina i bonsai (immagine 5) vengono visti come portatori di ambiguità. Bloccare la loro crescita attirerebbe le energie negative.

Crescendo in ambienti ostili e in maniera molto repentina, l’agave (immagine 6) è tra le piante portatrici di sfortuna. Secondo alcune credenze sembrerebbe che il solo fatto di essere così resistenti e di crescere molto velocemente, attirerebbe forze malefiche che poi restano imprigionate nelle foglie.

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Infine il garofano (immagine 7), collegato a molte “dicerie” sia in senso negativo che positivo. Ad esempio in America simboleggia il dolcissimo amore materno. Sembrerebbe però, che secondo alcune leggende, questa pianta abbia fatto la sua prima apparizione sul pianeta, l’esatto giorno nel quale Gesù Cristo è stato crocefisso. Si racconta che sia nata dalle lacrime di Maria, addolorata ai piedi della croce. Si crede che il fiore assorba tutta la positività dell’ambiente, lasciando solo tristezza e disperazione.

Doveroso ricordare che queste siano solo delle credenze legate alla tradizione di un popolo. Ognuno è libero di poter far crescere nella propria abitazione qualsiasi pianta desideri, trattandola con cura e riservandogli le giuste attenzioni delle quali necessita.

 

 

 

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