Forse non tutti lo sanno, ma alcune piante molto comuni nel giardino casalingo possono avere delle parti nocive, a volte addirittura velenose
Chi ama il giardinaggio è probabile che abbia scelto di vivere in un luogo dove può coltivare un pezzo di terra e far crescere le piante. E cosa c’è di più bello e salutare che avere degli ortaggi e delle spezie da utilizzare in cucina al vero Km zero? Per cui è probabile che in giardino si coltivino erbe aromatiche ed ortaggi propri della dieta mediterranea. E non c’è nulla di male in questo. Si deve solo stare attenti, perché alcun piante molto comuni possono essere velenose se ingerite.
Dunque non solo la raccolta di funghi deve essere fatta con cura e cognizione di causa, ma anche la coltivazione di piante aromatiche e da giardino. Quali sono quelle che rischiano di essere velenose? Si parte dal tanto utilizzato prezzemolo, che è piuttosto comune nella cucina nostrana. Ciò non significa che il prezzemolo sia velenoso, ma che i suoi fiori non devono essere ingeriti, perché i semi ocntengono l’apiolo, una sostanza piuttosto dannosa. E per questo il prezzemolo vince il podio come pianta da giardino più velenosa. Ma non si deve evitare di utilizzarlo. Le foglie sono innocue, e per fortuna fiorisce solo ogni due anni.
A seguire nella classifica ci sono oleandro e papavero. Dalla lavorazione delle foglie e dei petali dell’oleandro si può creare una mistura che contiene sostanze tossiche e velenose. Per questo è una pianta che produce fiori molto belli, bianchi o rosa, ma da ammirare da lontano. Discorso simile, anche se con minor potenziale tossico, il papavero, i cui petali e radici contengono degli alcaloidi, che hanno potere narcotizzante, ma allo stesso tempo velenoso.
Nessuno si aspetterebbe che anche menta e basilico siano nella lista delle cinque piante da giardino più velenose. Si tratta della menta poleggio, una varietà della pianta che è ottima per tenere alla larga le zanzare, ma non deve essere ingerita. Il basilico non è velenoso, ma può essere un po’ tossico se ingerito in grande quantità.
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