Una mostra di cattivo gusto, con protagonisti dei piccioni imbalsamati, quella che si è svolta alla Biennale di Venezia. Opere di dubbio valore artistico, e che la LAV ha bocciato in maniera totalitaria. Anzi, s’è infuriata per la scelta di esporre circa 2mila piccioni imbalsamati qua e la nei padiglioni della manifestazione veneziana. Che l’associazione animalista punisce senza esitazioni, anche se si tratta di animali un po’ “fastidiosi” come i piccioni.
L’ufficio legale della LAV, fanno sapere, ha mandato una lettera alla Direzione dell’evento per capire provenienza e metodo di uccisione dei volatili. Massimo Vitturi, responsabile Caccia e Fauna selvatica della LAV, spiega: “Ci auguriamo di ottenere una risposta che possa fugare ogni dubbio sulla regolarità dell’esposizione. Se i colombi fossero stati uccisi appositamente per essere esposti, infatti, si configurerebbe il reato che punisce l’uccisione senza necessità degli animali, previsto dall’art. 544 bis del Codice penale“. Voi cosa ne pensate?
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