Il+piccolo+elefante+%C3%A8+solo+e+in+estrema+difficolt%C3%A0%3A+come+%C3%A8+sopravvissuto
ecoo
/articolo/piccolo-elefante-solo-estrema-difficolta-come-sopravvissuto/135460/amp/

Il piccolo elefante è solo e in estrema difficoltà: come è sopravvissuto

Pubblicato da

Al largo delle coste dello Sri Lanka viene avvistato un piccolo elefante solo e in estrema difficoltà: senza aiuti, l’esemplare non sarebbe mai riuscito a sopravvivere.

sri lanka elefante
L’elefante avvistato al largo dello Sri Lanka (YouTube) – ecoo.it

Una circostanza che definire straordinaria è riduttivo, e che nessuno di noi, nel corso della vita, può dire di aver incontrato. Ve lo immaginate, del resto, un gigantesco elefante in difficoltà nel bel mezzo di una distesa d’acqua? Di certo, non uno scenario in cui ci si imbatte tutti i giorni.

I pachidermi, e ciò è risaputo, abitano le zone più calde della terraferma. Pur essendo capaci di effettuare nuotate piuttosto lunghe, è estremamente raro vederli avventurarsi in simili imprese. Tuttavia, a circa 16 km al largo della costa nord-est dello Sri Lanka, una nave si è trovata ad osservare una scena di questo genere.

Fin da subito, è parso chiaro alle persone a bordo dell’imbarcazione che il pachiderma fosse in estrema difficoltà. Il cucciolo, che aveva solamente pochi mesi di vita, non sembrava per nulla esperto di galleggiamento, ed è stato subito evidente che, qualora le squadre di soccorso non fossero intervenute prontamente, l’esemplare avrebbe finito per affogare.

Fortunatamente, l’elefantino avvistato al largo dello Sri Lanka è stato davvero fortunato. La nave che lo ha individuato, senza pensarci due volte, ha messo in atto un difficoltoso intervento pur di salvargli la vita. Come si è risolta, pertanto, la vicenda del tenerissimo pachiderma che rischiava di annegare?

Era al largo della costa dello Sri Lanka e rischiava di annegare: piccolo elefante salvato da una nave della marina

Era a circa 16 km al largo della costa nord-est dello Sri Lanka, in una condizione di estrema difficoltà. Nonostante i pachidermi siano piuttosto abili con il nuoto, è parso subito evidente che il piccolo elefantino, fin troppo giovane, non avesse dimestichezza con questa pratica. Ragion per cui, la nave della marina che si trovava in perlustrazione, una volta avvistato l’esemplare, non ha tardato a mettere in atto un complesso piano di intervento pur di salvargli la vita.

Le operazioni di salvataggio (YouTube) – ecoo.it

Ci sono volute ben 12 ore per consentire ad un gruppo composto da marinai, sommozzatori e funzionari della fauna selvatica di mettere in salvo l’elefantino, per il quale, ad un certo punto, era stata prospettata la peggiore delle sorti. Addirittura, un temerario membro della marina non ha esitato a salire in groppa all’esemplare, così da gestire al meglio l’operazione di salvataggio e da indirizzare l’animale verso la costa.

Tramite l’impiego di funi, infatti, gli ufficiali della marina e i funzionari della fauna selvatica sono riusciti a guidare il piccolo elefantino verso la terraferma, dove ne è stato constatato il perfetto stato di salute. Nonostante l’esemplare sia rimasto per parecchio tempo in acqua ed abbia corso il rischio di non farcela, la fortuna si è rivelata essere dalla sua parte. Il passaggio della nave della marina, se non altro, è servito a scongiurare che la vicenda finisse in tragedia.

In acqua rischiavano la vita: gli interventi che sono serviti a mettere in salvo animali in difficoltà

Un membro della marina in groppa all’elefante (YouTube) – ecoo.it

Non è la prima volta che ci capita di affrontare un episodio di un salvataggio in acqua. Moltissime specie che calpestano questo pianeta, quando si trovano immerse nella corrente, dimostrano di essere in netta difficoltà. A volte perché troppo spaventati, altre volte perché incapaci di nuotare: sta di fatto che parecchi amici pelosi, se solo non vi fosse l’intervento dell’uomo, rischierebbero di morire annegati ogni giorno.

Lo dimostra il caso di questo tenerissimo cucciolo di cane precipitato in un canale d’acqua. Se solo una coraggiosa donna non avesse scelto di adoperarsi per aiutarlo – col rischio di essere trascinata via dalla corrente a propria volta -, il cagnolino non si sarebbe mai salvato.

Un episodio simile è quello che ebbe come protagonista uno spaventatissimo cucciolo, il quale, trovatosi nei pressi di una cascata, pareva letteralmente sul punto di sprofondare in acqua, travolto dalla corrente. Anche in questo caso, l’intervento di una donna – non si sa se fosse la padrona o meno – è servito a scongiurare il peggio.

L’acqua, come anche la vicenda dell’elefantino al largo dello Sri Lanka dimostra abbondantemente, può essere una fonte di grandi pericoli per gli animali. Qualora dovessimo incontrarne uno in difficoltà, senza ombra di dubbio, non dovremmo mai esitare ad intervenire in suo aiuto.

Vanessa Zagaglia

Laureata in Lettere moderne e Filologia moderna presso l'Università di Macerata. Giornalista pubblicista dal 2023. Amante della natura e del Pianeta in tutte le sue sfaccettature. La scrittura è la via più immediata attraverso cui ama raccontarne i misteri e le intriganti meraviglie.

Pubblicato da

Articoli più recenti

  • Alimentazione

Gli alimenti più sani da mangiare durante ogni fase del ciclo mestruale

Mangiare in modo strategico durante ogni fase del ciclo mestruale può fare una grande differenza…

9 ore fa
  • Comportamenti

Uno scarafaggio morto in casa, non sottovalutarlo: nasconde un pericolo

Anche se troviamo un solo scarafaggio morto in casa, dobbiamo stare molto attenti: dietro l'insetto…

12 ore fa
  • Comportamenti

Plastica nel microonde, le regole da seguire

È pericoloso riscaldare la plastica nel microonde? Dipende, poiché non tutti i contenitori di plastica…

16 ore fa