Un’esperta di fauna selvatica e geoscienziata statunitense, Rosie Moore, ha di recente pubblicato un video incredibile su un pitone.
Rosie Moore è un’esperta di fauna selvatica, specializzata soprattutto in lunghi rettili, che di recente è salita sulla cresta dell’onda per i suoi video che diventano rapidamente virali. Una delle sue ultime e controverse clip ha per protagonista un pitone birmano lungo qualcosa come cinque metri e mezzo.
Il grosso rettile è morto e viene passato al setaccio, se così si può dire, da un nucleo di scienziati che conducono un’autopsia, per chiarire cosa sia accaduto all’animale e che cosa abbia ingurgitato. Sembra infatti evidente sin da subito che l’animale abbia ingoiato qualcosa di molto grosso.
Non è una novità: questo tipo di rettili sono soliti ingoiare esseri di grosse dimensioni e particolarmente raccapricciante è il momento in cui un pitone di 7 metri ha ingoiato una donna. In questo caso, l’autopsia effettuata in un laboratorio della Florida ha lasciato emergere l’orrore, che ha lasciato sgomenti gli scienziati.
Questi hanno fatto una scoperta particolare dopo aver sentito un grosso oggetto all’interno del serpente: si sono resi subito conto che c’era qualcosa che non andava. Quando hanno agito col bisturi, la sorpresa per loro è stata particolarmente raccapricciante e solo avendo uno stomaco forte sono riusciti a mantenere la calma che è dovuta in questi casi estremi.
Nel video che ha rilasciato, la Moore ha spiegato che un pitone birmano (il cui nome scientifico è Python molurus bivittatus) può crescere fino a oltre sei metri ed è ovviamente in grado, come molti rettili, di ingurgitare oggetti o esseri anche di una certa dimensione.
“I pitoni birmani devono essere soppressi in Florida” – ha spiegato ancora Rosie Moore nel video – “Questo pitone è stato soppresso da coloro che lo hanno trovato e consegnato a un laboratorio di ricerca per l’autopsia e la raccolta di campioni scientifici”. Questi grossi rettili hanno invaso aree ecologicamente a rischio come il Parco nazionale delle Everglades, prendendo di fatto piede dove non avrebbero dovuto, ha detto l’esperta.
Ciò è dovuto all’ambiente subtropicale del sud della Florida, ma anche alla capacità di adattamento che questi grossi rettili sarebbero riusciti nel tempo a sviluppare. Si tratta di rettili carnivori, che hanno una dieta composta principalmente da piccoli uccelli e mammiferi. Per tale ragione, il risultato dell’autopsia su questo grosso rettile in fondo non ha meravigliato nessuno.
Rosie Moore ha spiegato che gli scienziati della Florida che hanno effettuato l’autopsia hanno rinvenuto un alligatore di un metro e mezzo che chiaramente era ormai morto, ma che al contempo era ancora straordinariamente intatto. Un ritrovamento raccapricciante, dunque, ma nello stesso tempo molto suggestivo per chi intende studiare questi grossi rettili.
Dei nuovi legami tra la "carne finta" e gli stati di depressione sono emersi a…
Quante volte abbiamo mangiato i datteri a Natale? Dopo un pranzo abbondante, spesso accompagnano dolci,…
Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…