Una donna ha raccontato lo spavento che si è presa quando ha trovato un pitone nascosto nella cameretta della figlia: come va a finire.
Potete trovare un serpente nascosto in giardino, dietro qualche elettrodomestico o magari – come già avvenuto – nel vano portaoggetti della vostra auto. Quello che però sicuramente è il posto indesiderato dove nessuno avrebbe mai voglia di trovarlo è il posto in cui invece lo ha trovato questa mamma. La donna, come fanno ormai tante mamme, ha raccontato questa sconcertante vicenda, chiedendo aiuto a un gruppo Facebook che è proprio dedicato a tutti i dubbi con cui qualunque mamma deve fare i conti.
Tempo fa, vi avevano raccontato dello spavento di una donna che si era ritrovata un pitone lungo tre metri sulla lavatrice, ma come abbiamo detto – in diverse parti del mondo – basta lasciare una porta o una finestra aperta, per ritrovarsi a dover fare i conti con delle sorprese non proprio gradite. Ma questa vicenda le supera tutte, anche perché il reale problema di questa mamma è ora convincere la figlia di appena due anni a tornare a dormire nella sua cameretta, insieme al fratello più grandicello.
La vicenda è avvenuta a Slacks Creek, nei pressi di Brisbane, la città più popolosa del Queensland, in Australia e il post è finito proprio su uno dei gruppi dedicati alle mamme della zona, dal nome “Brisbane Mums”. Qui la donna si è sfogata spiegando che stava facendo le pulizie della cameretta dei suoi figli, quando ha trovato un serpente rannicchiato dietro la porta. Il primo ad accorgersi della presenza del rettile, che era appunto un pitone, è stato il suo inseparabile gatto domestico.
Così la povera mamma, scioccata, ha lanciato un urlo, che ha attirato l’attenzione dei suoi bambini: questi si sono molto spaventati e a quanto pare è ormai un mese che dormono nel suo letto. Ma mentre il più grandicello dei due figli della donna sembra disposto a tornare sui suoi passi e a riprendere a dormire nella cameretta da solo, la figlioletta di due anni non sembra assolutamente predisposta per questa decisione. “Nelle ultime due-tre notti, ha pianto, spaventata, pronunciando la parola serpente”, ha confidato questa mamma.
Una paura normale, un comportamento che avrebbe probabilmente qualsiasi bambino di quell’età, e rappresenta un’eccezione sicuramente la vicenda di un bambino che giocava con un pitone gigantesco, ma questo nulla toglie alle preoccupazioni della mamma di questa bimba. La donna ha assicurato che lei e suo marito hanno dato fondo a tutte le loro energie per capire se il serpente fosse ancora in casa, ma in realtà non c’è più e quindi non ci sarebbe nulla di cui preoccuparsi. Insomma, a suo dire, la piccola dovrebbe tornare a dormire nella stanzetta col fratellino.
Non tutte le mamme che hanno risposto al suo post con tanto di foto in evidenza del serpente sembrano però concordare con lei. Sono tante a sottolineare non solo che la paura della bambina di appena due anni è più che legittima, ma anche che probabilmente anche loro si comporterebbero allo stesso modo. “Da adulta, sarei spaventata per mesi” – è il pensiero di una delle mamme che hanno risposto al post – “Chiunque può avere il disturbo da stress post-traumatico. Datele un po’ di tempo per acquisire sicurezza”.
C’è poi chi prova a dare consigli su come fare a far passare la paura alla bambina: ad esempio, una donna sottolinea come importante sarebbe spiegare che i serpenti non attaccano le persone che dormono, magari usando le parole giuste. Qualcuno consiglia di far leva sul gatto di casa e sul fatto che già una volta ha avvertito sulla presenza del pitone, e che quindi veglierebbe sui sogni di tutta la famiglia. E voi mamme, cosa fareste se dovesse capitarvi qualcosa di simile?
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