Quando la colonnina di mercurio inizia a salire, arriva il momento di capire quale sia la scelta migliore da adottare per contrastare l’afa. E se la possibilità di trovare ristoro sul web, per prenotare un fresco e rilassante pacchetto vacanza, è solo un miraggio, non resta che ingegnarsi per sopravvivere all’appuntamento annuale con il grande caldo. Ventilatore o condizionatore, condizionatore o ventilatore?
Di fronte a questo interrogativo amletico è necessario mantenere la calma: il solo arrovellarsi nel tentativo di svelare l’arcano, potrebbe far fondere definitivamente la mente (i cui livelli di guardia sono già abbastanza sopra la norma complici le alte temperature). Si cercherà perciò – in modo ordinato e chiaro – di fornire ausilio al lettore per capire quale sia la scelta più economicamente conveniente per sopravvivere durante i mesi più bollenti dell’anno.
Ventilatore o condizionatore: qual è il più economicamente conveniente
Si parte da un’amara ma realista valutazione: entrambi i dispositivi presentano vantaggi e svantaggi. Nelle giornate estive, in cui le temperature superano agevolmente i 30ºC, gli effetti di un ventilatore difficilmente possono avvicinarsi al benessere che può garantire l’aria condizionata ma, bisogna essere consapevoli che i costi in bolletta saranno ben superiori.
I ventilatori – portatili o da soffitto – infatti spostano l’aria ma non rinfrescano davvero la casa, compito che invece riesce a svolgere l’aria condizionata che, di contro, consuma molta più elettricità. Uno dei punti a favore del primo è il ridotto costo di esercizio, non solo alla voce “costi di installazione” e “manutenzione” ma anche in virtù del minore dispendio energetico. Il consumo di elettricità è di almeno 15 volte inferiore rispetto a quello di un climatizzatore.
Numeri alla mano…
Un climatizzatore può consumare dai 160 ai 430 kWh/anno, molto dipende dalla classe di efficienza energetica di appartenenza che va dalla lettera A (alta efficienza e consumi contenuti) alla G (bassa efficienza e consumi maggiori). Un’altra variabile di cui tenere conto è la metratura della casa e la disposizione delle stanze: qualora vi sia una massiccia esposizione al sole, va da sé che si necessiterà di molta più energia per raffreddare i metri quadri dell’abitazione. Da stime approfondite emerge che un condizionatore acceso per almeno 12 ore al giorno ha un costo medio quotidiano di circa 3 euro, un incremento sulla bolletta di 160 euro.
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È stato anticipato, il ventilatore ha un consumo meno elevato rispetto al climatizzatore. Come nel caso di quest’ultimo dispositivo, il consumo varia in base al modello per il quale si opta: un ventilatore da soffitto consuma dai 15 ai 100 W, quello da tavolo tra i 10 e i 25 W (complice una potenza molto limitata), quello da pavimento, se impostato a massima potenza, può arrivare a consumare anche più di 100 W. Se acceso per 12 ore, ha un costo medio che oscilla tra i 2 e i 5 centesimi l’ora, dai 25 ai 60 centesimi in più al giorno.