Lipu, WWF, Legambiente e Fai hanno parlato in una nota congiunta delle problematiche legate all’ampliamento dell’aeroporto Malpensa.
Da mesi si parla dell’ampliamento dell’aeroporto Malpensa di Milano, una crescita per cui molte associazioni ambientaliste non si sarebbero dette d’accordo considerati i possibili danni che potrebbero essere causati all’area circostante.
Nel dettaglio, ad intervenire sono state Lipu, WWF, Legambiente e Fai che in una nota congiunta hanno voluto commentare le ultime dichiarazioni arrivate da parte del mondo della politica sul progetto che non sembra essere sostenibile così come stabilito dalla Commissione Via (verifica dell’impatto ambientale).
Con una nota congiunta le associazioni ambientaliste Lipu, WWF, Legambiente e Fai hanno voluto rispondere alle recenti dichiarazioni del mondo politico e delle associazioni categoria relative all’ampliamento dell’aeroporto Milano Malpensa.
I rappresentanti delle associazioni sostengono che chi ha rilasciato queste dichiarazioni non avrebbe attenzionato le oltre 270 pagine redatte il mese scorso dalla Commissione Via (verifica dell’impatto ambientale) che avrebbe vietato l’espansione dello scalo milanese nella zona della brughiera per cui da anni si battono le stesse associazioni. Questo perché le dichiarazioni parlavano di un progetto sostenibile, ma che sostenibile, ad avviso dei membri delle associazioni, non sarebbe.
Secondo la nota congiunta non si sarebbe parlato, invece, della biodiversità, ma anche dell’inquinamento acustico, citate, invece, dalla Commissione Via che spiega come il progetto abbia delle lacune in merito agli impatti ambientali, ma anche sulla salute dei residenti e sul paesaggio storico.
Lipu, WWF, Legambiente e Fai hanno concluso affermando che risulterebbe essere “inverosimile” il fatto che debbano essere i cittadini e le stesse associazioni a dover richiamare l’attenzione del Governo su problematiche simili.
Infine, si legge nella nota in questione, il Masterplan 2035 di Malpensa sarebbe stato approvato per il suo ampliamento, ma nel “sedime aeroportuale” senza, dunque, andare ad intaccare la brughiera, la più meridionale del Vecchio Continente, ed i suoi habitat al cui interno vivono numerose specie. La speranza delle associazioni ambientaliste è, dunque, quella che si possa recepire il testo della Commissione Via e non creare alcun danno all’ambiente e alla popolazione residente in zona.
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