È l’isola per eccellenza che accoglie le tartarughe verdi, specie protetta. Ed ora gli studiosi hanno fatto questa inquietante scoperta: rocce di plastica sull’isola
Si potrebbe pensare: “Che male c’è?” Le rocce di plastica non vengono ingerite dagli animali e non dovrebbero dare fastidio. Niente di più errato. L’isola brasiliana de Trindade è un pezzo di mondo ancora piuttosto incontaminato, dove l’attività antropica e la sua presenza è ridotta praticamente a zero. Per questo motivo funge da ricovero di specie marine e terrestri che rischiano di estinguersi. In particolare le Chelonia mydas, tartarughe verdi a serio rischio di estinzione, che nell’isola di Trindade usano nidificare.
E la presenza della plastica, dunque di un materiale artificiale potrebbe sconvolgere tutto l’equilibrio naturale dell’isola che per il momento sembrava ancora intatto ed integro. Ed invece non è così. La scoperta da parte di un gruppo di scienziati. Nonostante il sito sia lontano dalle mete turistiche brasiliane, ogni tanto studiosi vanno in spedizione a verificare lo stato di salute delle tartarughe e dell’equilibrio naturale di un’ecosistema autosufficiente come quello delle Trindade.
La scoperta delle rocce di plastica
Dunque, analizzando dei campioni di rocce, prelevati insieme ad altri materiali, gli studiosi si sono accorti immediatamente che qualcosa non andava. Le rocce erano composte di plastica. Come è possibile? A quento pare la responsabilità – come sempre – è dell’attività antropica, nello specifico delle reti da pesca da attività ittica, che a causa delle correnti dell’oceano Atlantico, nel tempo si sono sedimentate e solidificate. Il calore le ha fatte squagliare e di conseguenza solidificare in composti morfologici simili alle rocce.
Il rischio per l’ecosistema
Il problema della presenza delle rocce di plastica nell’Ilha de Trindade è soprattutto lo sconvolgimento dell’equilibrio naturale dell’isola, lontana dall’intervento umano e dunque autosufficiente. Un materiale innaturale come la plastica potrebbe portare a squilibri nel tempo piuttosto seri, compromettendo la vita della flora e della fauna locali. Le rocce sono formate da rifiuti plastici di polipropilene e polietilene. I biologi sono piuttosto preoccupati, dato che la plastica non si deteriora, e dunque potrebbe continuare a persistere la sua presenza anche nei prossimi secoli, con il rischio che aumenti.
Brazilian researchers find ‘Plastic Rocks on remote island
Fernanda Avelar Santos & her team ran chemical tests to find out what kind of plastics are in the rocks called “plastiglomerates”
With rise of temperature,the plastic melts,gets embedded in the beach’s natural material pic.twitter.com/OlClCYhMu8
— The Earth And Climate Initiative (@TheEarthAndCli1) March 19, 2023