Come fa la plastica a finire nei mari? Uno studio condotto in 12 paesi europei ha sviluppato una mappa del flusso di rifiuti che parte dai fiumi e finisce nei mari.
Quando si parla di rifiuti plastici nei mari i numeri sono impressionanti: ogni anno più di 600 milioni di tonnellate di rifiuti si spostano dai fiumi nei mari. E 8 su 10 di quei rifiuti sono oggetti di plastica che spesso si trasformano in microplastiche, impossibili da recuperare prima che finiscano nello stomaco dei pesci e, di conseguenza, sulle nostre tavole.
Uno studio portato avanti da 22 istituzioni scientifiche in 12 paesi europei ha dunque messo in evidenza il ciclo di produzione di tali rifiuti, fornendo una mappa del flusso che dai fiumi si riversa nei mari. Pubblicato su Nature Sustainability, tale studio ha rilevato che il 40% dei rifiuti plastici (composti principalmente da bottiglie o contenitori per il cibo) arriva in mare già frammentato.
La ricerca ha dunque preso in esame 42 fiumi di portata differente dislocati in 11 paesi, smentendo il credo secondo il quale è solo dai fiumi di dimensione maggiore che partono i rifiuti. Per quanto riguarda l’Italia, ad esempio, l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale) ha deciso di avviare il monitoraggio di 12 bacini fluviali per controllare il flusso di rifiuti e il loro conseguente sbocco a mare. Nel Regno Unito, invece, è stato imposto il divieto di riversare acque reflue nei fiumi.
Tra i fiumi più inquinati e inquinanti del Bel Paese ne troviamo di sparsi lungo tutta la nazione, a partire dal Sacco (nel Lazio), primo in questa triste classifica non solo in Italia ma anche in Europa. A seguire il Labro, in Lombardia, il Sarno campano che raccoglie gli scarichi del sistema di produzione industriale di pomodori. E ancora l’Aterno-Pescara in Abruzzo, l’Oliva in Calabria, inquinato addirittura da rifiuti radioattivi, e l’Aniene nel Lazio.
Da questi dati si possono trarre numerose conclusioni, ad esempio relativamente all’uso spasmodico di plastica a cui siamo ancora abituati, nonostante i limiti imposti dalle istituzioni negli ultimi anni. Ma anche relativamente alle lacune del sistema di controllo e di pulizia fluviale, necessari a monte per vitare l’inquinamento dei mari.
È pericoloso riscaldare la plastica nel microonde? Dipende, poiché non tutti i contenitori di plastica…
Un delfino solitario in Danimarca ha sorpreso i ricercatori emettendo suoni vocali senza alcun altro…
Cosa significa sognare ragni di notte: le molteplici interpretazioni che possiamo dare a questi nostri…