La plastica è uno dei maggiori nemici dell’ambiente, per questo smaltirla correttamente è un’importante necessità. Ormai la raccolta differenziata è presente nelle case da molto tempo, però non sempre si è certi di dove buttare cosa. Un po’ per abitudine un po’ per luoghi comuni, si tende a non far caso alle indicazioni presenti sulle confezioni, che in realtà sono fondamentali.
I simboli del riciclo della plastica sono molti e tra chi è più attento e chi meno, tanti di loro creano ancora confusione. Smaltirli nel modo corretto, permetterà non solo di potergli donare una seconda occasione, venendo così riutilizzati, ma soprattutto salvaguardare l’ambiente non disperdendoli e non sprecandoli.
Tra i simboli più frequenti che si possono trovare sugli oggetti di plastica c’è la sigla PET, o in alcuni casi PETE. Si presenta all’interno del triangolo con le frecce e viene indicato con il numero 1 o 01. Rappresenta il polietilene tereftalato (o arnite). E’ una resina termoplastica che viene utilizzata per il contatto con gli alimenti.
Viene lavorato con gas naturali, materie prime vegetali e petrolio. Fondamentale, può essere riciclato al 100%, potendolo trasformare più e più volte non perdendo le sue proprietà. Caratteristica della plastica PET è che è idonea alle condizioni igieniche alimentari, farmacologiche e cosmetiche.
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E’ il materiale del quale sono composti il gran numero di contenitori usa e getta, soprattutto bottigliette ed è una plastica flessibile e leggera. E’ importante sapere che l’utilizzo di questi prodotti è consigliato essere di una sola volta, perché potrebbe presentare contaminazioni batteriche dopo il primo uso, potendo anche compromettere il sistema endocrino a causa delle componenti tossiche. Deve essere riciclato nella raccolta differenziata della plastica.
Ha un elevata resistenza chimica, all’abrasione e all’usura. E’ solida e rigida. Se però esposto ad alte temperature può diventare intollerante all’umidità. Il suo riciclo è molto importante, potendo così non gravare ulteriormente sull’ambiente ma anche per il grande impatto economico che fornisce.
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Fare la raccolta differenziata è un dovere di tutti. Può richiedere forse un po’ di impiego del proprio tempo, nel momento in cui non si è certi della collocazione giusta di un determinato prodotto, ma oltre a questo può solo portare vantaggi, cercando così di porre rimedio alla situazione critica che il Pianeta sta vivendo.
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