Il plumbago è una pianta affascinante soprattutto per la fioritura che produce. Vediamo dove posizionarla per garantirgli una crescita rigogliosa.
Il nome, Plumbago, si riferisce direttamente al colore plumbeo dei fiori che la pianta produce a cascata. Pianta erbacea, il Plumbago conosce soltanto un’impellenza fondamentale: ricevere luce ad oltranza. La fioritura di questa pianta sarà tanto più maestosa quanta più sarà la luce che è riuscita a ricevere. Non si tratta tuttavia soltanto di quantità, la crescita del plumbago è influenzata anche dalla qualità della luce che riceve.
Oggi cercheremo di comprendere quali fattori determinano la buona qualità, e quantità, di luce indirizzata al Plumbago, come e quanto deve riceverne. Il plumbago è volgarmente conosciuto come “piombaggine” ed appartiene alla famiglia delle Plumbaginaceae, piante che solitamente producono fioriture a grappolo di colore bianco-lilla. Iniziamo col dire che la luce di cui ha bisogno è assolutamente diretta.
I raggi del solo sono i migliori alleati del Plumbago, ciò significa che la pianta avrà bisogno della luce diretta del sole sul proprio fogliame. Come per tutte le erbacee, anche il plumbago è capace di adattarsi a differenti intensità di luce senza alcun tipo di conseguenza: la fioritura sarà tanto più abbondante quanto maggiore sarà la luce ricevuta dalla pianta.
La luce diretta è infatti responsabile di quel processo vitale della fotosintesi grazie al quale le piante prosperano e si moltiplicano indisturbate. Il Plumbago ha bisogno di almeno 6 ore di luce al giorno che possono tuttavia essere alternati da momenti di buio o da altre ore intere di luce. La posizione migliore per questa pianta è sicuramente quella rivolta ad est, la direzione in cui sorge il sole. La luce ricevuta in questa posizione sarà delicata ma forte ed efficace.
La piombaggine è una pianta coriacea, resistente e longeva. Ciò le permette di sopravvivere anche in condizioni di scarsa luminosità senza incorrere in eccessive problematiche di salute. Tuttavia la sopravvivenza non è di certo un destino piacevole da augurare ad alcun essere umano o vegetale o animale, pertanto dovrete rinunciare ad una lussureggiante fioritura e la pianta non prospererà di salute.
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