Magari avendo ospiti in casa oppure solo per il gusto di cucinare. Tutti ci siamo ritrovati ad acquistare al supermercato un pollo crudo. Ciò che dovresti sapere è che prima della cottura non bisogna mai lavarlo. Scopriamo insieme il perché.
Stando a quanto riporta la Food Standard Agency, autorità inglese per la sicurezza alimentare, non bisognerebbe mai lavare sotto acqua corrente il pollo crudo prima di cucinarlo. Nonostante la restrizione sia abbastanza ferrea, la popolazione mondiale non conosce ancora bene i rischi che potrebbe causare. Innanzitutto il lavaggio risulta inutile in quanto non verrebbero rimossi gli agenti patogeni che abitano la superficie della carne.
In secondo luogo, tale attività potrebbe dar luogo alla cosiddetta contaminazione crociata. Di cosa si tratta? Intendiamo il passaggio di microbi in modo indiretto. Lavando il pollo infatti, gli schizzi d’acqua andranno a finire su stoviglie, posate, bicchieri e quant’altro facendo trasferire gli agenti patogeni da una parte all’altra.
Pollo crudo, quali sono i microbi presenti sulla sua superficie?
Tra i patogeni più comuni che possiamo ritrovare sul pollo ci sono Salmonella, Clostridium perfringens e uno dei più insidiosi, il Campylobacter. Come si può combattere dunque contro questi piccolissimi nemici? Semplice, attraverso la cottura. Infornare il pollo a circa 85° C rappresenta il metodo migliore per svolgere il proprio pasto in totale sicurezza.
Il tasso di mortalità per ingestione di agenti patogeni causati dal pollo rimane comunque bassa. Il problema principale che ne può discernere però è il consumo di soggetti potenzialmente fragili come anziani, bambini o individui immuno-depressi. Per tutti questi motivi è indispensabile tenere il pollo crudo lontano soprattutto dai contorni che non richiedono necessariamente cottura come l’insalata o le carote. La carne d’animale potrebbe contaminare il vegetale che non venendo cotto tratterrebbe tutti i microbi.
Campylobacter: il peggior nemico rintracciabile sulla carne di pollo cruda
Tra i batteri nocivi presenti sulla carne di pollo cruda, il Campylobacter è sicuramente il più pericoloso. Inoltre i numeri della campilobatteriosi sono ingentemente in aumento secondo le stime riportate dall’EFSA. Le problematiche causate dalla contrazione di questa patologia risultano vomito, febbre, dolori muscolari e diarrea. In alcuni casi però si può incappare in altri sintomi a volte letali. L’unico modo per contrastarlo è quello di cuocere il cibo tramite riscaldamento o irradiazione (raggi gamma).