Il 16 marzo il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto per il ponte sullo Stretto di Messina e ora si parla dei rischi sismici.
Il ministro delle Infrastrutture e vice premier Matteo Salvini ha da poco rilasciato un‘intervista a Radio Anch’io su Rai Radio 1 e, con l’occasione, ha parlato della questione riguardante il ponte sullo Stretto di Messina. Il 16 marzo, infatti, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che dovrebbe rendere effettivo l’inizio dei lavori per la costruzione del ponte.
L’intenzione di Salvini è quella di far approvare un progetto esecutivo e partire con i lavori entro il 31 luglio 2024. In conseguenza di ciò si sta parlando di costi e benefici che la costruzione del ponte potrebbe portare, sia in termini ambientali che economici. A riportare la notizia il sito Meteoweb.eu. “Le stime minori comportano per la sola Sicilia un aumento di ricchezza tra i 5 e i 6 miliardi di euro all’anno per maggiori velocità. Ci sarà un risparmio ambientale enorme“, ha dunque commentato il vice premier.
Dall’opposizione, però, si sono fatti sentire. In particolare Carlo Calenda ha messo in evidenza come in Sicilia manchino addirittura i giusti collegamenti stradali, a voler rimarcare che il ponte sullo stretto non è, ad oggi, una priorità. Altro elemento che è attualmente in discussione è quello del rischio sismico, ma anche a ciò Salvini ha voluto rispondere con dati alla mano.
Durante l’intervista radiofonica ha infatti affermato: “il progetto del ponte è antisismico, è stato approvato e validato da società italiane, spagnole, giapponesi e americane e quindi più alta è una struttura, più resiste alla sismicità, non esiste nessun problema di maree, di vento, di sismicità. Facciamo un’opera perché stia in piedi e perché duri nei secoli“.
A dare l’ok per la costruzione del ponte sullo stretto sono stati anche l’INGV, istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, e la protezione civile. Secondo quanto affermato da Carlo Doglioni, presidente INGV, e da Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento della Protezione Civile, abbiamo tutte le competenze tecniche per fare in modo che il rischio sismico dell’area non metta a repentaglio la costruzione del ponte. E realizzare un’opera mastodontica come quelle che si vedono in Giappone, California o Turchia.
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