In Europa abbiamo una lunga storia architettonica e alcune strutture sono sono così particolari da arrivare ad essere associate al Diavolo
Nel mondo esistono numerosissimi esempi di “Ponti del Diavolo”. Strutture che per un motivo o per un altro, sono stati additati con questo particolare soprannome. Alcune delle storie più interessanti si trovano proprio in Italia. Prendiamo in esempio una bellissima quanto complesso struttura. Il ponte della Maddalena in provincia di Lucca. Un paesaggio medievale rimasto inciso nel paesaggio investe l’occhio con il suo animo antico. Un ponte che si erge al di sopra del fiume Serchio. La sua forma estremamente inusuale ha fatto nascere la credenza che questa struttura fosse stata creata dal diavolo in persona. Infatti, si pensa che nel periodo in cui è nato, non ci fossero le tecnologie adatte a portargli la forma specifica.
Noi sappiamo solo che alla vista è spettacolare e che la mente che lo ha partorito, sicuramente sapeva il fatto suo. Un’altra struttura sempre nominata ponte del diavolo dal paese si trova invece in Friuli, nei pressi di Udine. Questa storia è leggermente più nota. Si narra che il ponte del fiume Natisone, sia stato creato in una sola notte. Ma come potrebbe essere ami successa una simile impresa architettonica? Ebbene, secondo gli abitanti, ad averci pensato, sarebbe stato proprio il diavolo in persona. In cambi o di tale gesto, il paesello avrebbe però dovuto offrire al diavolo, l’anima del primo individuo che sarebbe passato sul ponte. In Italia sono presenti molte altre leggende e diceria, legate ai ponti medievali.
Ma nel resto d’Europa anche troviamo tantissimi esempi di ponti famosi per motivi simili. Uno dei più iconici è il ponte di Rakotz in Germania. Nome derivante dal fiume che gli passa sotto da decenni, il Rakotzsee. La sua forma è il motivo dell’associazione al diavolo. Dovete sapere che questo fiume è un perfetto semicerchio, oggi non più attraversabile poiché considerato troppo fragile. Ma la vista non richiede la necessità di attraversarlo. Anzi, il massimo della bellezza la raggiunge quando lo si ammira direttamente al fiume, dove specchiandosi forma un cerchio quasi perfetto. Un occhio o un portale magico, tante sono le associazioni che sono state connesse a questa straordinaria struttura. Spostiamoci ora in Spagna a Tarragona.
Qui si ha la possibilità di ammirare l’acquedotto di Ferreres. Una splendida struttura romana a doppia altezza. Un’arcata posta direttamente al di sopra dell’altra arcata. La leggenda che gira attorno a questo ponte vede come protagonista ovviamente il Diavolo, ed una fanciulla, che perdendo con lui una scommessa, si è trovata costretta a donargli volontariamente la sua anima. L’ultimo ponte che vi presentiamo si trova in Inghilterra, nella cittadina britannica Kirkby. Il ponte prende il nome proprio da lei. È oggi è conosciuto come ponte del diavolo per via di un’altra leggenda simile alle precedenti. in questo caso la vittima è una donna anziana che però ha vinto sul suo aguzzino. Nella scommessa era previsto che l’anima del primo attraversante sarebbe stata del diavolo, ma la donna, come prima vittima, lasciò passare un cane al posto di una persona, vincendo così la sorte ed evitando che l’anima di un innocente cadesse vittima dell’inferno.
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