Raccogliere i funghi non deve essere solo un hobby, deve essere quasi un mestiere. I porcini fra tutti sono tra i più richiesti, ma si deve fare attenzione a quelli velenosi.
Ebbene sì, anche i porcini possono essere tossici. Chi raccoglie i funghi sa cosa fa nella maggior parte dei casi. A seguito di intossicazioni e numerosi avvelenamenti, le persone hanno imparato che andare a caccia di funghi non è equivalente a raccogliere fragole di bosco o more. Si può rischiare grosso. Ci sono alcune regioni d’Italia dove ancora i singoli esperti, anche senza certificazione, vanno a raccogliere porcini o ovuli e li vendono a privati o ad esercizi di ristorazione.
Si deve precisare che per legge qualunque alimento servito all’interno di un ristorante o di un bar deve essere accuratamente tracciato. Per cui sulla carta non è possibile servire i funghi porcini o altri alimenti raccolti dall’esperto locale. Anche se chi è esperto sicuramente non fallisce un colpo. Ma non si sa mai. Il rischio è piuttosto alto.
Innanzitutto né in questa sede, né tantomeno in altre sul web è legittimo insegnare come si raccolgono i funghi. È un mestiere a tutti gli effetti che richiederebbe anche un patentino. Di conseguenza, dare consigli ai neofiti, per incitarli a seguire le indicazioni ed a procacciarsi nel bosco dei funghi autonomamente è un’operazione alquanto pericolosa ed anche sconsiderata.
In questa sede si vuole solo informare, non insegnare. Molte persona quando arriva l’autunno iniziano ad andare per i boschi alla ricerca delle delizie di terra, come i funghi ed i tartufi. I funghi porcini sono senza dubbio i più richiesti, anche se non necessariamente i più pregiati. Gli ovuli ed i galletti sono più rari e più saporiti. I porcini si chiamano così perché venivano trovati dai suini, che sono ghiotti di questo alimento. Ad oggi si preferisce usare i cani con il loro olfatto molto sviluppato.
In ogni caso i porcini sono identificabili facilmente da un cappello marroncino chiaro, piuttosto umido, ed uno stelo di dimensioni medio grandi e di colore bianco. Anche il profumo è inconfondibile. Tuttavia se non si è esperti è consigliabile desistere dall’impresa e dalla tentazione di raccoglierli per mangiarli.
Si chiama così perché somiglia parecchio al porcino classico, con cui può essere erroneamente confuso. Ci sono numerosi porcini malefici nei boschi. Si deve fare attenzione perché sono molto velenosi e dunque non devono essere in alcun modo ingeriti né dall’essere umano né dagli animali. Si distinguono per il cappello molto sodo e biancastro che tende al marroncino. Il gambo, la parte inferiore, ha un colorito rossastro, che sembra tinto di sangue. Sono abbastanza simili ai porcini, e specialmente quelli di piccole dimensioni possono essere confusi.
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