Il nuovo pacchetto mobilità preannunciato da Matteo Salvini dovrebbe inserire obbligo di targa ed immatricolazione per le biciclette
Senza dubbio la sicurezza stradale deve fare dei passi avanti in Italia. L’esigenza è palesata specialmente dall’insorgere dei monopattini, la cui diffusione a tappeto senza regolamentazione ha messo maggiormente a repentaglio la sicurezza nella mobilità stradale. E non sono bastati neanche i migliaia di incidenti per aumentare le restrizioni. Ora il nuovo pacchetto sicurezza dovrebbe farcela, sempre che poi le regole vengano rispettate e le sanzioni messe in pratica. Il problema è che alla cosiddetta mobilità dolce dei monopattini, vengono associate anche le biciclette. E la differenza non è da poco.
I monopattini sono spesso più un intrattenimento che un mezzo di trasporto, mentre le biciclette sono un modo sostenibile – sia economicamente che ecologicamente – per muoversi in città ed in campagna. Il mezzo a due ruote portato avanti con la spinta umana è anche un buon viatico per fare esercizio. E tassarlo vorrebbe dire far venire meno buona parte del suo valore.
Senza alcuna contestazione è stato accolto l’obbligo di casco per monopattini e biciclette. Tuttavia l’idea della targa lascia perplessi ambientalisti e ciclisti. La bicicletta è simbolo di sostenibilità anche perché oltre alla spesa di acquisto non richiede niente altro. Né carburante, né ricarica. A differenza del monopattino. Quindi se si dovrà immatricolare la bicicletta, ne conseguirà la stipula di un contratto assicurativo. La tassazione sulle bici non è certo un incentivo all’acquisto. Diverso è il discorso del monopattino, che in ogni caso consuma energia. Per lavorare deve essere ricaricato.
Di conseguenza l’utilizzo incrementato di biciclette, se i costi dovessero essere maggiori, potrebbe subire una contrazione. Non ci dimentichiamo che storicamente la bicicletta è il mezzo di trasporto per chi non può permettersi altro. O una scelta di vita sostenibile. O anche un modo per fare movimento ed unire necessità ad una passione. E davvero il Governo vuole tassare la bicicletta? In questo modo farebbe calare una scure anche su tutto ciò che essa rappresenta, e su tutti gli investimenti fatti per implementare le ciclabili nelle città.
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