Postepay Green. Un prodotto di Poste Italiane nato per i giovani dai 10 ai 17 anni. Il colore verde che la identifica può essere un’operazione di marketing vincente sotto un doppio punto di vista: il colore dell’ambiente ed il colore della speranza; in sostanza, il colore del futuro che i giovani e giovanissimi vorrebbero di fronte a sé. Ed anche se stiamo parlando di un prodotto finanziario l’immagine con cui questa nuova Postepay si presenta non è un dettaglio.
Tanto più che è progettata con una tecnologia che deve tanto alle App, di cui i giovani fanno molto utilizzo e con grande scioltezza. Si possono fare acquisti con Apple Pay e Google Pay contactless o inquadrando il QR Code esposto nei negozi convenzionati. Un’altra caratteristica che rende la Postepay Green di forte appeal per i giovani è la possibilità di pagamenti peer to peer, cioè scambiando denaro tramite app con altre persone che posseggono lo stesso tipo di tecnologia. In questo modo i pagamenti avvengono in tempo reale, senza bisogno di bonifico bancario.
Postepay Green, cosa la rende “verde”
La possibilità di scambiare denaro, entro certi limiti stabiliti dalla carta stessa, è per i possessori della Postepay Green un bel vantaggio. La Postepay è una ricaricabile non associata necessariamente ad un conto in banca. Di conseguenza i bonifici bancari e lo scambio di denaro è un po’ più difficile se la carta non è appoggiata ad altri canali di pagamento.
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Dato che è uno strumento pensato per i più giovani, il genitore può inserire dei limiti di spesa o di numero di transazioni. In ogni caso la ricarica della “paghetta” può essere automatizzata. La Postepay Green può essere richiesta in qualunque ufficio postale da un genitore/tutore. Non è necessaria la presenza del minore, ma serve la carta d’identità ed il codice fiscale.
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La Postepay per i giovani viene chiamata Green all’insegna della sostenibilità ambientale perché la carta fisica è progettata come materiale totalmente biodegradabile, composta all’82% da acido polilattico di origine biologica, quindi in linea con le tendenze “verdi” del mercato e del marketing.