E se la tua prossima vacanza fosse un ritiro spirituale in un convento anziché un weekend in qualche chiassoso luogo fin troppo frequentato?
Una delle novità dell’accoglienza nel nostro Paese, ma non solo in realtà, è quello di provare una esperienza per allontanarsi dalla vita quotidiana e staccare letteralmente la spina. Sono nate per questo diverse associazioni che si occupano di offrire esperienze all’interno di luoghi di culto che aprono in questo modo le loro porte anche solo per un fine settimana a chi cerca un po’ di pace e di tranquillità o anche magari a chi si rende conto che il cellulare, il computer e la televisione sono diventati da strumento un vero e proprio problema per la salute mentale. A che cosa fa bene un ritiro spirituale? Ma soprattutto dove trovare le strutture ricettive per prenotare?
La vita di chi sceglie di allontanarsi dal mondo per contemplare la gloria di Dio e la bellezza di ciò che c’è nel mondo naturale è una vita che non è lontana come si potrebbe pensare dalla quotidianità ma è di certo una vita in cui esistono regole da rispettare, orari per fare le cose e soprattutto manca buona parte del bombardamento di stimoli che invece una giornata tipo di ognuno di noi subisce. Per trovare dove puoi sperimentare questo nuovo genere di vacanza che aiuta a rigenerare lo spirito esiste un portale apposito gestito dalla associazione no profit Ospitalità Religiosa Italiana.
Sono disponibili soggiorni all’interno di strutture religiose ma anche strutture laiche quindi eremi, santuario ma anche istituti e case religiose, foresterie, alberghi e campeggi oltre a Bed & Breakfast, studentati, case scout. Se però quello che cerchi è proprio un weekend all’insegna della contemplazione di certo avrai l’imbarazzo della scelta tra le molte strutture religiose che sono pronte ad ospitare anche i non religiosi. Ma che cosa ti devi aspettare da un weekend in una di queste strutture? Abbiamo già accennato al fatto che si tratta di luoghi in cui la vita è scandita da una serie di regole e di orari.
Un esercizio di pazienza soprattutto se, invece, nella vita di tutti i giorni ti trovi a fare le cose in contro tempo rispetto agli altri perché magari i tuoi impegni di lavoro ti portano a saltare anche i momenti di pausa tipici come per esempio il pranzo o la cena. E parlando di cena e di pranzo è chiaro che in un luogo di meditazione non potrai avere a disposizione pietanze elaborate. E questo potrebbe essere un bene.
Anche solo con questa carrellata di caratteristiche che puoi trovare se scegli un ritiro spirituale come tua prossima vacanza per il fine settimana è chiaro che si tratta di esperienze che sono agli antipodi rispetto per esempio alla cultura del villaggio vacanze dove si mangia a tutte le ore, si fa chiasso e si è sempre immersi in una folla rumorosa. Scegliere di fare un ritiro spirituale, anche solo per un fine settimana, significa scegliere di mettere il mondo in pausa e di provare ad ascoltarsi dall’interno.
In molti luoghi è per esempio anche vietato l’utilizzo spasmodico degli strumenti digitali e questo potrebbe aiutarti a fare quello che si chiama ormai comunemente digital detox o allontanarti da situazioni che ti generano ansia e stress. Da ultimo, un particolare da non sottovalutare, scegliere un luogo religioso come meta turistica significa avere nella pace e nella quiete anche a disposizione spesso scorci di natura incontaminata da esplorare, luoghi con architetture che hanno fatto la storia e il tutto con un risparmio economico enorme rispetto alle strutture ricettive tradizionali.
Dei nuovi legami tra la "carne finta" e gli stati di depressione sono emersi a…
Quante volte abbiamo mangiato i datteri a Natale? Dopo un pranzo abbondante, spesso accompagnano dolci,…
Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…