Siamo sicuri di gettare la plastica nel modo giusto? A volte farlo male può essere rischioso per l’ambiente e per noi: bisogna prestare attenzione.
L’eccessiva plastica rappresenta ormai un problema serio per la quale ci stiamo già attivando. La plastica è usata abitualmente in casa e purtroppo l’uso non si limita alle mura domestiche. È il caso delle bottiglie, ma anche, in questo caso l’alternativa migliore potrebbe essere quella dell’utilizzo delle bottiglie di vetro. In questo caso aiuteremo l’ambiente, ma anche noi stessi abbassiamo i costi.
L’Europa proprio per arginare una situazione già tragica ne ha limitato l’uso il più possibile. La raccolta differenziata è ormai entrata a tutti gli effetti nelle case degli italiani per cercare di limitare i danni all’ambiente e il riscaldamento globale. Ma anche le scuole si sono attivate per insegnare correttamente il poco spreco, ma soprattutto a riutilizzare, dove si può la plastica.
Ma buttiamo correttamente i nostri rifiuti e la plastica?
Da qualche anno ci siamo cimentati nella raccolta differenziata, c’è voluto un po’ per entrare nell’ottica, ma l’ambiente ci ringrazierà sicuramente. In realtà, però, nel caso delle bottiglie andrebbe rivisto meglio il metodo in cui le buttiamo. Perché? differenziarli è sicuramente il primo passo che bisogna compiere, ma anche il metodo è importante, perché se no il nostro operato sarà vano.
A tutti almeno una volta sarà capitato di schiacciare una bottiglia prima di gettarla in qualsiasi bidone che si trovi dentro casa o in spazi esterni. Ma è veramente corretto schiacciarle? E se è si lo facciamo nel modo giusto?
L’errore che spesso commettiamo è quello schiacciare la bottiglia dal basso verso l’alto, in realtà è sbagliato agire così. Perché? Purtroppo i macchinari a nostra disposizione se usiamo questo metodo non riescono a riconoscere la bottiglia di plastica. Per farlo correttamente bisognerà appiattire la bottiglia per tutta la sua lunghezza. Altro accorgimento quando si differenzia è quello di risciacquare le bottiglie e dividerle dai tappi. Un piccolo gesto che può aiutare il nostro pianeta per un futuro plastic free: obiettivo per il quale l’Europa si batte da tempo. La plastica, difatti, provoca danni all’ambiente e agli animali.
Plastica, le varie tipologie riciclabili
Non tutti sanno che esistono diverse tipologie di plastica che possono essere differenziate e, dunque, riciclate. Di seguito l’elenco completo.
PET: rientra fra quelli più utilizzati per creare le bottiglie di plastica. Sconsigliato per il riciclo a lungo termine poiché trattiene sapori e odori, non va esposto al sole perché potrebbe rilasciare sostanze cancerogene;
HDPE: molto leggero, è riciclabile ed è usato per giocattoli e sacchetti dei surgelati;
PP: impiegato per le capsule del caffe;
PVC: impiegato per la produzione di tappi.;
PS: polistirene;
LDPE: utilizzata per alcuni componenti d’auto.