La pianta in vaso più longeva del mondo è ancora viva dal 1775. Si tratta di un Encephalartos altensteinii. Dove è conservata
Le piante, come anche alcuni animali, hanno una longevità che fa invidia agli esseri umani. Tralasciando le tartarughe e gli elefanti, e spostandoci sul mondo vegetale, ci sono delle piante, i cui studi hanno rivelato una longevità che lascia senza parole. La Pinus longaeva vive in California, nel terreno, e le analisi hanno dimostrato che è lì da 4.850 anni. Una data inimmaginabile. Chissà cosa c’era in California quasi 5mila anni fa? Molto poco di antropico senza dubbio. Questo esemplare unico è il più longevo al mondo. Ed oltre le cure evidentemente anche il terreno è stato utile. Mentre invece la pianta in vaso è molto meno longeva, perché soggetta a malattie.
Chi coltiva in casa pianta in vaso, forse non sa che ha bisogno di molte cure. Tra cui il periodico rinvasamento. Difatti la pianta continua a crescere, così come le sue radici. Se non viene rinvasata sarà soggetta facilmente a morte precoce.
La pianta in vaso più longeva del mondo: dove si trova
Per questo motivo un record incredibile è della Encephalartos altensteinii, una pianta originaria del Sud Africa che è stata piantata in vaso nel 1775 e che è ancora viva. È conservata nel Palm House, Royal Botanical Gardens, Kew, Surrey, in Gran Bretagna. E lì è esposta per essere osservata dai visitatori. È una specie di pianta piuttosto resistente, che nel 1775 è stata portata dal Sud Africa direttamente in Inghilterra e piantata in vaso. È una specie di cicade, più simile ad un albero che ad una pianta. Il suo tronco eretto può arrivare fino a 6 metri di altezza e 60 cm di circonferenza. Le foglie verdi possono essere lunghe fino a due metri e larghe fino ad 80 cm.
SEGUICI SU TELEGRAM, INSTAGRAM, FACEBOOK E TIKTOK
Le piante in vaso e la loro longevità
Questa pianta è davvero da Guinness, dato che generalmente le piante in vaso non durano molto. Il terreno non è mai abbastanza fertile, e la cura è essenziale. Il momento in cui vengono messe in vaso non sono più autosufficienti. Sono fortemente dipendenti dall’attività dell’uomo. che può anche sbagliare. Ad esempio irrigando troppo o troppo poco. Per questo la loro durata media di vita è nettamente inferiore.