I dati lo dimostrano: è da dieci anni che le rondini tornano a nidificare in meno nel nostro Paese. Ogni anno si registra un calo dell’8,4%. Perché il numero delle rondini che fa ritorno nel nostro Paese con l’arrivo della bella stagione è inferiore a quello che ci aspetteremmo? Alcune ricerche in merito hanno messo in evidenza che, al di là dei mutamenti climatici, influisce sulla situazione anche l’usanza degli abitanti locali delle zone, in cui le rondini vanno a passare l’inverno, i quali sono soliti mangiare proprio i volatili, per avere un contributo proteico alla loro dieta.
A cura di Gianluca Rini
Nicola Saino, professore ordinario di ecologia al Dipartimento di biologia dell’Università degli studi di Milano, ha spiegato: “Ogni anno, e ormai da più di venti i nigeriani di Boje, soprannominato il Villaggio delle rondini perché milioni di questi uccelli trascorrono in quell’area molte settimane assembrandosi di notte su una collina coperta di erba elefante che qui cresce rigogliosa, le uccidono a centinaia di migliaia“.
Poi l’esperto ha aggiunto: “Si servono di tecniche di caccia molto efficaci che utilizzano lunghe aste con appendici ricoperte di sostanze vischiose.”
Gli studiosi sono riusciti a scoprire ogni cosa applicando dei piccoli strumenti molto leggeri sul dorso di alcune rondini come una specie di zainetto, che poi viene rimosso in primavera, quando le rondini fanno un ritorno nelle nostre regioni.
Il punto starebbe nel disincentivare l’abitudine di mangiare le rondini, proponendo altre fonti per l’apporto proteico, non dimenticando come le rondini sono molti importanti per l’equilibrio dell’ecosistema.
Le rondini sono in ritardo
È ormai arrivata la primavera, ma le rondini sono in ritardo. E non è una questione che è rapportabile solo all’anno in corso, visto che già da tre anni questi uccelli ritardano di circa un mese. Tutto questo succede, nonostante le temperature quest’anno siano anche più alte rispetto alla media. È stato calcolato infatti che è possibile riscontrare 10 gradi in più rispetto alle consuete temperature che caratterizzano questo periodo dell’anno. Tuttavia gli uccelli migratori sembrano restare legati a situazioni climatiche verificabili sul lungo periodo.
La rondine può essere considerata a tutti gli effetti l’uccello della primavera. I suoi spostamenti sono connessi all’andamento delle temperature. Questo potrebbe spiegare il ritardo dell’arrivo delle rondini, visto che gli esperti ricordano che fino a poco tempo fa le temperature non avevano ancora raggiunto la media stagionale. Se guardiamo la natura, possiamo vedere che la primavera è in costante anticipo, ma tutto ciò non sembra avere influenze particolari sullo spostamento delle rondini da un luogo all’altro del pianeta.
Anche da parte della Lipu arriva la conferma che gli avvistamenti delle rondini sono più o meno uguali a quelli dell’anno scorso, anche se negli ultimi giorni si sono riscontrate temperature più alte. La migrazione delle rondini può essere una spia che ci indica l’andamento del clima.
In ogni caso è opportuno tenere d’occhio gli equilibri ambientali, che ci dicono molto sui processi naturali che hanno luogo all’interno del nostro ecosistema e che ci consentono di provvedere in maniera adeguata alla sostenibilità ambientale.