Il pepe non è una spezia tanto innocua, sopratutto in presenza di alcune patologie o sintomi. Ci sono dei casi in cui può peggiorare lo stato di salute di chi lo assume, dunque è preferibile mangiare senza: ecco chi deve stare molto attento
E’ una delle spezie più utilizzate in cucina, in tutto il mondo. In Italia quanto in Cina o in India, chi ama il pepe lo consuma sotto forma di polvere, macinato grossolanamente o anche intero. Si sposa bene con tutti piatti salati perché è un concentrato di sapore piuttosto intenso, dato da una sostanza denominata piperina. La medicina e l’erboristeria la utilizza fin dai tempi più antichi anche a scopo curativo: è uno dei più importanti rimedi erboristici in circolazione.
Stimola il metabolismo e la digestione ed è considerato dalla medicina tradizionale cinese un forte riscaldante. I vari Ministeri della Salute sono d’accordo sul fatto che il pepe favorisca la secrezione dei succhi gastrici agevolando l’assorbimento di nutrienti e facilitando la termogenesi: è dunque un ottimo alleato contro l’obesità. E’ uno dei principi attivi su cui si basano gli integratori dimagranti e depurativi, anche perché coadiuva l’assorbimento di altre sostanze rendendole bio-disponibili e pronte all’assorbimento. I suoi principi vengono incrementati se abbinato alla curcumina, importante per la funzionalità epatica.
In caso di problemi intestinali quali flatulenza e diarrea, il pepe agisce come antibatterico e antinfiammatorio. Allo stesso tempo, per la medicina tradizionale cinese è utile anche contro i malanni stagionali e le patologie del tratto respiratorio, come catarro e raffreddore.
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Infine, viene consigliato per stimolare l’appetito, è considerato un antidepressivo naturale perché agisce come tonico naturale dell’umore stimolando la produzione di endorfine, ha doti analgesiche contro i dolori muscolari e afrodisiache.
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Ci sono casi, però, in cui il pepe risulta essere nocivo. E’ potenzialmente molto irritante a causa della sua capacità di stimolare succhi gastrici o infiammare le mucose. Chi soffre di reflusso gastro-esofageo, gastrite, ulcera, emorroidi è bene che lo utilizzi in dosi ridotte o lo escluda totalmente dalla propria dieta.
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