La carta non è un elemento naturale, ma creato dall’uomo. E l’acqua ne è ingrediente essenziale. Quanta acqua si spreca per confezionare la carta
L’acqua ormai inizia a scarseggiare anche nei Paesi del Mediterraneo. Le ondate di siccità sono più devastanti di anno in anno. Per questo motivo la preservazione dei bacini idrici è sempre più importante, specialmente se a questo dato si uniscono i cambiamenti climatici. La carta è un materiale essenziale per la civiltà. Con la digitalizzazione della burocrazia, grazie alla sostituzione dei fogli fisici con quelli virtuali, molta carta viene risparmiata, ma non è abbastanza.
Anche se buona parte della carta viene riciclata, essa ha dei costi piuttosto alti da un punto di vista ambientale. E non solo per il sacrificio degli alberi, come tutti sanno, ma anche per il dispendio di acqua che è necessario alla produzione. In Italia esistono diverse industrie di carta, specialmenete nelle Marche, e nello specifico a Fabriano, da qui l’omonima famosa risma. E l’utilizzo di acqua per la produzione della carta ha numeri impressionanti. Basti pensare solo che per un foglio di carta A4 si devono impiegare circa 13 litri di acqua. E da qui le ovvie proporzioni.
I numeri parlano chiaro. E non c’è possibilità di obiettare questi dati. Per produrre un chilo di carta cellulosa vergine, devono essere impiegati 400 litri di acqua. Una cifra sorprendente, specialmente se moltiplicata per la produzione totale. Da ciò ne consegue che la produzione della carta ricopre da sola il 6,4% di impiego idrico di tutta l’industria manifatturiera. Da questi numeri si evince facilmente che è necessaria la riduzione della produzione di carta. Anche una piccola percentuale può contribuire notevolmente a salvare le scorte idriche italiane.
Sono circa nove milioni le tonnellate di carta e cartone che ogni anno vengono prodotte in Italia. Con il corrispondente impiego di 198 miliardi di litri di acqua. Sono numeri che si possono contenere. Innanzitutto attraverso una gestione casalinga della carta migliore. Non gettare un foglio che non serve, ma magari riutilizzarlo dall’altro lato per prendere appunti. E soprattutto privilegiare le forme di invio di documenti in formato elettronico ove possibile.
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