La vicenda che stiamo per raccontarvi, dai risvolti macabri, ha dell’inverosimile. Un professore di ruolo presso un liceo statale di Milano, un giorno ha deciso di tenere per i suoi studenti una lezione di anatomia. Sezionando quattro coniglietti. Già qui, immagino dei nasi torcersi e prevedo qualche pensiero di sdegno nelle menti dei più animalisti tra i nostri lettori. Il problema è che non è finita qui, perchè il peggio deve ancora arrivare. Infatti, il professore, dopo essersi accorto che due degli animali pronti alla vivisezione erano ancora in vita, li ha uccisi lui stesso con estrema brutalità.
Ai più sensibili, non consiglio di proseguire la lettura. Per tutti gli altri, descrivo quanto è stato compiuto dal “professore”: prima ha cercato di strozzare i conigli con le mani, ma questi non spiravano. Dopodichè ha provato a ucciderli con dei pugni. Uno degli animali, però, è sopravvissuto alla tortura. Allora l’uomo ha ben pensato di finirlo a colpi di martello in testa. Naturalmente, tutto questo di fronte alla classe rimasta letteralmente inorridita dalle gesta del maestro.
Uno degli studenti (o forse un gruppetto) ha pensato di informare la LAV dell’accaduto. La quale ha sporto immediatamente denuncia nei confronti di questo professore alla Procura della Repubblica di Milano, ai sensi dell’articolo 544 bis del Codice penale che vieta l’uccisione di animali senza necessità. Non è la prima volta che il professore, medico chirurgo, ha a che fare con la Lega Anti Vivisezione poichè già in passato è stato criticato per i metodi didattici diseducativi. Ma stavolta -ahinoi- ha proprio passato il limite.
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