Le nacchere di mare vivono da sempre nel Mediterraneo, ma a causa della pesca senza controllo ora sono a rischio estinzione. Ma l’UE…
Il Mar Mediterraneo è popolato da moltissimi animali. Tra questi i molluschi. E in pochi sono a conoscenza che ce ne è uno gigante: la nacchera di mare (Pinna nobilis). Questo è noto anche come pinna o cozza pinna. Si tratta di una specie, la cui lunghezza può superare il metro di lunghezza che vive nelle praterie di Posidonia oceanica, rintanata nel suo guscio. Questo animale è considerato come una specie ombrello in quanto posizionata in cima alla catena trofica del Meditteraneo e anche perché preda di molti organismi marini.
Nacchere a rischio estinzione, il piano dell’Unione Europea
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Inizialmente si pensava che la causa dell’estinzione della pinna fosse causato da un protozoo e di alcuni batteri. Ma nel tentativo di capire quali fossero le cause della morìa di questo mollusco è intervenuto anche l’Unione Europa promuovendo il progetto, nell’ambito LIFE Pinna “Conservation and re-stocking of the Pinna nobilis in the western Mediterranean and Adriatic sea”.
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Questo aveva lo scopo di proteggere, monitorare le popolazioni sopravvissute ma anche al recupero della specie nel suo habitat di riferimento. Ma non solo perché tra gli scopi c’era anche quello di capire cosa avesse portato il mollusco a rischio di estinzione.
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Il progetto poi si è sviluppato allevando le larve – che hanno dimostrato una maggiore resilienza – in apposite strutture. Queste poi verranno ricollati nei fondali di quattro aree pilota. Qui verranno monitorate con la consapevolezza di aver provato a fare tutto il possibile per garantirne la sopravvivenza.
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Il progetto LIFE Pinna vuole coinvolgere il più possibile i cittadini europei. Per questo motivo è stata avviata l’iniziativa di citizen science “Segnala la Pinna“. Sul sito, oltre a poter trovare maggior informazioni sulla biodervisità marina, sarà possibile scoprire come individuare e segnalare i molluschi bivalvi in vita e segnalarli agli scienziati