I cieli notturni d’Europa sono popolati anche dai pipistrelli nottola ma occorre studiarne la popolazione per affrontare ciò che potrebbe portare loro danno. Ecco perché dovremmo tutti partecipare al progetto di BatLife
Gli ecosistemi si reggono su un equilibrio delicato che riguarda anche la presenza e la quantità in termini di esemplari delle varie specie animali e vegetali. Predatori e prede, in un ciclo continuo, devono trovarsi in un numero adeguato perché i predatori svolgano il loro ruolo di controllo riguardo al numero di quelle che considerano prede e le prede possano a loro volta portare a termine quello che è il loro compito.
Ma in questo ciclo è difficile trovare una collocazione e una giustificazione per esempio a tutti quegli insetti notturni che rendono le sere d’estate fastidiose da sopportare. Eppure in natura esistono tutta una serie di animali, notturni e diurni, che di queste creature fastidiose si nutrono. E nutrendosi ne ristabiliscono l’equilibrio. Tra gli animali che sono più predisposti a sfoltire la popolazione di mosche e zanzare che viaggiano di notte ci sono i pipistrelli e i pipistrelli nottola. Ma queste creature rischiano di scomparire.
Perché il progetto sui pipistrelli nottola in Europa è importante
I pipistrelli nottola, comunemente chiamati anche soltanto nottole, sono pipistrelli che è impossibile non notare quando, con i loro corpi un po’ tozzi, volano di solito intorno ai lampioni e in prossimità delle fonti di luce notturna dove più si accumulano le loro prede preferite: gli insetti notturni. Ma purtroppo la popolazione europea dei pipistrelli nottola deve ora affrontare un grosso problema. Grosso proprio in termini di dimensioni.
Date le loro caratteristiche fisiche e il loro modo di spostarsi in cielo, i pipistrelli nottola rischiano infatti molto spesso di rimanere feriti o addirittura morire per una collisione con le pale eoliche. Per controllare lo stato di salute delle nottole in Europa l’associazione BatLife ha deciso quindi di lanciare una operazione europea cui può partecipare chiunque scaricando una semplice app. Scaricando l’app Epicollect è infatti possibile segnalare la presenza di nottole nella propria zona di residenza, per avere il polso della situazione generale e dell’eventuale impatto che proprio la presenza dei parchi eolici può avere sulla popolazione di questi animali.
Come ridurre il rischio di impatto
Oltre al monitoraggio degli esemplari, occorre però pensare anche al modo in cui gli impianti eolici possono essere progettati e costruiti per ridurre l’impatto che hanno sulla popolazione di uccelli e pipistrelli e in generale su tutte le creature volanti. Interessanti a tal proposito sono le indicazioni che vengono da Bat Conservation International, una organizzazione che si occupa proprio di proteggere tutte le specie di pipistrelli attualmente presenti sul pianeta. Bat Conservation International sta lavorando con i principali produttori di turbine eoliche per evitare che questi animali vengano attratti dalle pale in movimento. Uno degli esperimenti che si sta conducendo riguarda l’utilizzo di deterrenti acustici posizionati proprio sulle pale per dissuadere gli animali dall’avvicinarsi.