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Come proteggere gli animali da fumo o incendi: cosa fare

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La Lega Anti Vivisezione elenca alcuni utili suggerimenti per proteggere l’animale domestico dall’incendio. Alcune accortezze da annotare

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Incendi animali (Foto Adobe)

Oltre la siccità, la crisi climatica con conseguenti temperature torride, l’estate è anche il periodo dell’anno più a rischio incendi. I roghi possono scaturire per le cause più disparate, tra cui le principali sono l’eccessiva siccità e la mano dell’uomo che intenzionalmente o meno provoca l’incendio. Ogni anno si contano porzioni importanti di bosco o pinete andate in fumo per sempre. Solo quest’anno la Capitale ha assistito a quattro incendi in contemporanea lungo il perimetro della città. Per non parlare delle isole che “bruciano” abitualmente ogni anno, come la Sicilia e la Sardegna.

Purtroppo la conseguenza è che oltre a perdere vegetazione anche parte della fauna rimane vittima dei roghi. Non tutti gli animali hanno la prontezza di scappare, e potrebbero rimanere intrappolati nell’incendio. Non è possibile contare le vittime ogni anno, ma certamente il numero non è esiguo. Di fronte ad incendi o altre calamità naturali gli animali, dipendentemente dalla loro indole, sono in grado o meno di affrontare nel migliore dei modi il pericolo. E questo vale anche per gli animali domestici, che dipendono in tutto e per tutto dall’essere umano.

Incendi e animali domestici, le raccomandazioni della LAV

Incendi animali (Foto Adobe)

Ogni anno in estate si fa un gran parlare (anche se sempre troppo poco), degli animali domestici che vengono abbandonati o maltrattati. Si parla meno del rischio che l’animale corre se si dovesse incontrare un incendio, che sia vicino o lontano. La Lega Anti Vivisezione elenca dei suggerimenti per proteggere l’animale nel caso in cui si debba rimanere intrappolati in un luogo a causa incendio. Ovviamente anche l’essere umano deve essere protetto. La LAV si concentra sull’animale, di cui spesso non si riesce a prevedere le reazioni:

  • avere per ogni animale cibo e acqua sufficiente per tre giorni chiusi in contenitori o sacchetti ermetici, oltre ovviamente la ciotola per la somministrazione dei pasti;
  • se un animale segue una terapia farmaceutica, è necessario avere a disposizione tutti i farmaci necessari (soprattutto se di difficile reperibilità) e segnare sul contenitore la posologia e il nome dell’animale;
  • avere un appunto con il nome e i contatti di riferimento  del veterinario o di una clinica veterinaria aperta h24;
  • avere a portata di mano un trasportino leggero per l’animale. Chi ha un cane deve avere anche pettorina, guinzaglio e collare;
  • l’animale deve avere sempre al collo la medaglietta identificativa con due numeri di telefono da contattare in caso di smarrimento e, sempre a disposizione, anche il libretto e tutta la documentazione sanitaria dell’animale (sia in formato cartaceo sia digitale);
  • l’animale non deve mai essere rinchiuso in casa o in giardino, legato o impossibilitato ad allontanarsi.

Leggi anche: Ogni quanto va lavato il cane (soprattutto in estate)?

La LAV consiglia inoltre, se ci si trova in vacanza in un rifugio, di mettere in pratica azioni preventive per evitare che l’incendio divampi o che si estenda fino alla casa. Si deve evitare il più possibile di avere rifiuti o sostanze infiammabili. Per prevenire incendi dall’esterno si può bagnare il perimetro del rifugio. Per evitare la dispersione del fumo si può utilizzare acqua frazionata con un tubo di gomma.

Giulia Borraccino

Sono nata e cresciuta a Roma. Laureata in Comunicazione con specializzazione in semiotica testuale, nel tempo mi sono appassionata all'approfondimento dei temi ambientalisti ed al giornalismo d'inchiesta. Amo l'arte in tutte le sue sfaccettature.

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