Nonostante le tante protezioni anti-zanzare sul mercato contro le zanzare, queste non sempre riescono però nell’intento. Ecco il motivo
Tra gli animali meno amati al mondo, soprattutto in estate, ci sono le zanzare. Piccoli insetti capaci di succhiarci il sangue lasciandoci, come ricordo, delle fastidiosissime bolle. Proprio per evitare che questi animali ci tormentino, soprattutto nelle ore serali, esistono in commercio dei prodotti anti-zanzare. Ovvero i famosi ddt, fornelletti, zampironi e co che promettono di tenere lontani da noi questi fastidiosissimi insetti.
Ma non sempre questi rimedi riescono nello scopo. Tante volte, soprattutto quando si cena in terrazzo o in giardino, nonostante la presenza di questi le zanzare riescono lo stesso a tenerle lontane. Ma come mai, nonostante le promesse, queste riescono ad arrivare e a pungerci? Una ricerca ha svelato il motivo.
A interrogarsi sul motivo per il quale le zanzare riescono a resistere ai più comuni insetticidi è stata Mylène Weill dell’Università di Montpellier II. Lo scopo dello studio, pubblicato sulla nota rivista “Nature” è nata con lo scopo non solo di rispondere ai motivi della resistenza agli insetticidi, ma soprattutto per cercare di combattere le zanzare che sono portatrici alcune malattie.
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La risposta sarebbe una mutazione genetica. In tutto il mondo, infatti, gli insetticidi sono realizzati con organofosfati e carbammati. Questi due elementi bloccano l’acetilcolinesterasi, un enzima chiave del sistema nervoso che paralizzerà e ucciderà rapidamente gli insetti. Con il passare del tempo però questi insetti hanno sviluppato una resistenza alla sostanze chimiche, molto usate soprattutto nelle zone urbane.
Ma l’evoluzione di questa resistenza è rimasta per molto tempo un mistero, come sottolineato dalla dottoressa Weill: “Per la prima volta abbiamo identificato il gene che codifica per l’acetilcolinesterasi. Abbiamo scoperto che un’unica differenza molecolare in questo gene è alla base della resistenza ai due tipi di insetticida“.
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La ricerca dell’Ateneo francese ha indentificato una mutazione nelle zanzare, Anopheles gambiae, vettori della trasmissione della malaria, e nella Culex pipiens, responsabile del virus del Nilo dell’Ovest. I ricercatori ora stanno capendo come la resistenza agli insetticidi di altre zanzare, come la Aedes aegypti, che causa la dengue e la febbre gialla, condividono la stessa mutazione. Ciò potrà favorire, in futuro, la creazione di insetticidi nuovi, ma si tratta di una guerra chimica che difficilmente potrà essere vinta.
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