Puglia, arriva il dissalatore: continua la lotta contro la siccità

In Puglia arriva un dissalatore per far fronte alla siccità. Dopo un inverno fatto da alte temperature e scarsità di piogge, nella regione si corre ai ripari. 

Siccità: in Puglia si corre ai ripari
Siccità – Pexels – Ecoo.it

Come lo scorso inverno, anche quello 2022/2023 è stato segnato dalle alte temperature e dalla scarsità di piogge. La siccità si largo, comportando gravi conseguenze sulla collettività.

Quello appena passato, secondo i dati, è stato il nono inverno con il maggior caldo registrato nel corso degli ultimi 66 anni. A questo si aggiunge il fatto che c’è stato un defict delle precipitazioni pari al 45%, a differenza di 30 anni fa.

La mancanza di pioggia, neve e grandine si è riversata in molti settori, in particolare in quello agricolo, dove le si stanno provando tutte pur di mettere una toppa a questo difficile situazione, con i raccolti in grave difficoltà. Il quadro è molto preoccupante in particolare nel sud Italia: arriva un progetto in Puglia per correre ai ripari.

Puglia e il nuovo dissalatore per arginare la siccità: di cosa si tratta

In Puglia per contrastare la siccità in aiuto un dissalatore. Questa novità arriva in conseguenza dell’approvazione della gara da parte del Consiglio di amministrazione di Acquedotto Pugliese, che ammonta a 100 milioni di euro, di cui una parte deriva dai fondi del Pnrr.

Siccità: in Puglia si corre ai ripari
Siccità – Pexels – Ecoo.it

Il dissalatore sarà ospitato nella provincia di Taranto, preso il fiume Tara, ed entrerà in funzione nel 2023. Si prevede che avrà una potenza parti a 55.400 metri cubi giornalieri: il suo compito sarà quello di soddisfare il fabbisogno idrico di circa 385mila persone.

Un dissalatore per contenere la crisi idrica: come funzionerà

Puglia: il dissalatore in arrivo sfrutta le acque di un fiume
Fiume – Pexels – Ecoo.it

In Puglia la siccità è una problematica sempre più imperante. Per correre ai ripari parte un progetto che ha come protagonista un dissalatore con cui invertire la rotta.

Il dissalatore in questione preleverà le acque del fiume Tara, note per un grado di salinità piuttosto basso. Il progetto prevede un consumo di elettricità ridotto, per contenere quanto più possibile l’impatto sull’ambiente. Con questa misura si potrà smettere di rifornirsi dai pozzi e si migliorerà, inoltre, lo strato delle falde sotterranee. Il sistema di approvvigionamento della regione potrà così avere una svolta: una carta vinceteo con cui contenere gli effetti della crisi idrica imperante, dettata dai cambiamenti climatici.

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