Dichiarato lo stato di rischio incendi nella Regione Puglia. Quali sono le azioni preventive e di soccorso della protezione civile
Sta arrivando l’estate, e con essa, oltre alle vacanze, anche fenomeni consueti piuttosto tristi. Come la presenza di incendi che ogni anno gettano letteralmente in fumo ettari di boschi. Ed a quanto pare le strategie preventive non sono sufficienti ad evitare il fenomeno devastante. Il rialzo delle temperature senza dubbio inibisce l’attività di contrasto della vegetazione. L’erba secca brucia più rapidamente, e più rapidamente si diffonde l’incendio. Purtroppo ogni anno, anche se non sempre ce ne sono le prove, gli incendi dolosi aumentano. Attività criminali a tutti gli effetti che sottraggono ai cittadini una risorsa naturale collettiva. Spesso per trasformarla in profitto.
La Regione Puglia, con un’ordinanza firmata dalla giunta locale, ha dichiarato lo stato di pericolosità incendi nel periodo compreso tra metà giugno e metà settembre. La dichiarazione di stati emergenziali implica delle azioni obbligatorie per prevenire i fenomeni rischiosi.
Dal 15 giugno al 15 settembre la Puglia è in stato di pericolosità per la minaccia di incendi. A decretarlo è stata un’ordinanza della Regione Puglia. Le aree interessate, e che devono essere tenute sotto stretta sorveglianza sono le zone boscate, cespugliate, arborate ed a pascolo, su tutto il territorio pugliese. In questo modo, e grazie all’intervento di associazioni di volontariato e della Protezione civile, si spera di azzerare o arginare il pericolo incendi. Evidentemente la Regione Puglia ogni anno subisce delle ingenti perdite di vegetazione per arrivare allo stato di pericolosità.
In seguito all’ordinanza, per protocollo scattano una serie di azioni volte a proteggere il territorio dal rischio incendi. Le amministrazioni comunali hanno l’obbligo di fornire una mappa dettagliata delle aree a rischio incendio. Possono avvalersi di associazioni di volontariato e della Protezione civile per le attività di prevenzione. Inoltre hanno l’obbligo di coordinare le comunicazioni con la Protezione civile e di renderle sempre più efficienti. In particolare devono avvertire per ogni variazione sulle risorse disponibili per contrastare il fenomeno incendi. Lo stato di pericolosità potrebbe essere posticipato fino al 30 settembre.
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